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UBS sempre più sotto pressione

Mentre le azioni UBS sono scese per la prima volta sotto i 10 franchi, si rafforzano le pressioni politiche e giudiziarie nei confronti della direzione della banca e delle autorità elvetiche, dopo la decisione di trasmettere i dati di 300 clienti alla giustizia americana.

Le quotazioni dell’UBS continuano a perdere colpi: martedì il corso dell’azione della banca è piombato al di sotto di 10 franchi, toccando 9,35 franchi. Il titolo si è poi ripreso e ha chiuso a 9,85 franchi, in calo dell’1,50% rispetto al giorno precedente. Il valore borsistico della maggiore banca elvetica è ora inferiore ai 30 miliardi di franchi e si situa ormai allo stesso livello di quello del Credit Suisse.

Come preannunciato, la trasmissione agli Stati Uniti di informazioni relative a clienti americani dell’UBS avrà conseguenze giudiziarie. Lo studio di avvocatura Rüd Winkler Partner, legale degli otto clienti che si sono rivolti al Tribunale amministrativo federale (TAF), ha inoltrato martedì una denuncia penale presso il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) contro l’UBS e l’Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (FINMA) per aver violato il segreto bancario.

La denuncia coinvolge anche il presidente del consiglio di amministrazione dell’UBS Peter Kurer e il presidente della FINMA Eugen Haltiner, i quali sono pure accusati di “spionaggio economico” e di “atti compiuti senza autorizzazione per conto di uno Stato estero”. Sempre martedì, altri clienti della banca si sono rivolti al Tribunale amministrativo federale (TAF) chiedendo misure cautelari per evitare che dati su loro conti presso l’UBS siano trasmessi al fisco americano.

Sul fronte politico, in vista della riunione governativa di mercoledì, il Partito socialista (PS) ha presentato una serie di misure per affrontare la pressione internazionale che attanaglia l’UBS e tutto il sistema finanziario elvetico. Tra le proposte figura la soppressione della distinzione tra evasione e frode fiscale. Non si tratta di violare la sfera privata dei cittadini onesti, ma di contrastare gli abusi che indeboliscono le finanze di altri Stati, ha indicato il PS, criticando duramente il governo e la direzione dell’UBS.

La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf ha intanto reso noto che si recherà lunedì prossimo a Washington per incontrare il ministro della giustizia americano Eric Holder. Tra i temi del colloquio: la sorte dei detenuti di Guantanamo e la vertenza fiscale che oppone UBS alle autorità statunitensi. Per la Svizzera si tratta del primo contatto a livello ministeriale con la nuova amministrazione Obama.

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