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Elezioni federali 2003: la destra dura sempre in testa

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Per la prima volta l'Unione democratica di centro segna il passo nei sondaggi. Resta prima, ma è in leggero calo.

Il terzo sondaggio condotto in vista delle elezioni di ottobre rivela inoltre che gli svizzeri sono preoccupati per la situazione economica.

Dal primo sondaggio, effettuato nell’ottobre scorso, l’UDC non aveva cessato di progredire. Raggiungeva il 25,2% delle intenzioni di voto in ottobre, poi il 26% in gennaio. Ora invece è scesa al 24,6%.

L’asilo non è più il tema di maggiore sensibilità

Questa flessione va probabilmente spiegata con un cambiamento nelle preoccupazioni degli svizzeri. Nei primi sondaggi l’asilo figurava al primo posto. In gennaio era ancora la preoccupazione principale per il 36% degli intervistati.

In questo nuovo sondaggio, i problemi dell’asilo (citati dal 29% degli interpellati) passano in secondo piano, dietro al tema della disoccupazione e della situazione economica (39%). D’altra parte, l’insicurezza, citata ancora dal 3% in gennaio, è scomparsa dal sondaggio.

Tradizionalmente l’UDC è considerata il partito più indicato per rispondere alle incertezze dei cittadini nelle questioni che riguardano l’asilo. Mentre sulle questioni economiche sono i radicali (a destra) e i socialisti a beneficiare della maggiore fiducia dell’elettorato.

Lo dimostrano le cifre: alla domanda «Qual è il partito più competente per risolvere i problemi economici e di disoccupazione?» il 16% opta per i socialisti, il 12% per i radicali e il 9 % per l’UDC.

La situazione è ben diversa per quanto riguarda l’asilo: il 33% fa affidamento sull’UDC, il 12% sul Partito socialista e il 3% sui radicali.

I radicali in ripresa

Pur registrando una lieve flessione, l’UDC rimane, con il 24,6%, il partito che raccoglie il maggior numero di intenzioni di voto. E’ seguito a ruota dai socialisti.

In effetti il Partito socialista continua sul suo slancio. Da ottobre non cessa di aumentare la propria quota, passando dal 23,3% al 23,4% in gennaio e al 24,2% in quest’ultimo sondaggio.

L’altra importante inversione di tendenza riguarda i radicali: per la prima volta essi riescono a risalire la china. Il 20,6% delle persone interpellate si dice disposto a votare per loro, contro il 18,9% in gennaio e il 19,9% in ottobre.

Dal canto suo, il partito democratico-cristiano (centro-destra) resta abbastanza stabile. Aveva il 14% delle preferenze in ottobre, il 15,4% in gennaio, e ora si attesta al 15,1%.

Gli ecologisti restano il partito più importante tra quelli non rappresentati in governo. Ottengono il 5% delle intenzioni di voto, contro il 4% in gennaio e il 5% nell’ottobre dello scorso anno. Tra le formazioni politiche minori, i liberali e il Partito evangelico ottengono il 2%. Tutti gli altri non raggiungono l’1%.

«Non toccateci l’AVS!»

L’attualità politica del mese scorso è stata caratterizzata dai problemi delle casse federali. L’istituto GFS ha perciò voluto sapere quale fosse il rimedio degli svizzeri a tal proposito.

La maggioranza delle persone intervistate (68%) è del tutto o abbastanza favorevole a una diminuzione delle spese della Confederazione. Inoltre il 52% rinuncerebbe a una diminuzione delle imposte.

In compenso, non entrano affatto in linea di conto tagli sulle prestazioni AVS. Una schiacciante maggioranza degli interpellati (72%) si oppone categoricamente ad ogni aumento dell’età di pensionamento.

swissinfo, Olivier Pauchard
traduzione, Rolando Stocker

UDC: 24,6% delle intenzioni di voto
Socialisti: 24,2%
Radicali: 20,6%
Popolari democratici: 15,1%
Verdi: 5%

Gli svizzeri sono preoccupati soprattutto per la disoccupazione e la crisi economica. Passa in secondo piano la problematica dell’asilo.

Questo terzo sondaggio è stato realizzato tra il 24 febbraio e l’8 marzo. 2021 persone sono state interpellate telefonicamente in tutto il paese.

Il margine di errore è di +/- 1,8%.

Il sondaggio è stato condotto su incarico di SRG-SSR idée suisse, Tages Anzeiger, Berner Zeitung e Le Temps.

Almeno altri due sondaggi verrannno eseguiti prima della scadenza elettorale del 19 ottobre 2003.

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