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Fallimento ISL, Blatter non si dimette da presidente della Fifa

Il presidente della FIFA, Joseph Blatter, al centro di critiche su alcuni giornali, ha ribadito la sua assoluta incorruttibilità Keystone

Sepp Blatter resiste alla tempesta ISL. Il presidente della Fifa ha precisato di non aver alcuna intenzione di lasciare il suo posto, dopo il fallimento della società di marketing ISL e le accuse di alcuni organi di informazione di un suo presunto coinvolgimento in movimenti di denaro poco trasparenti.

Giovedì, Lennart Johansson, il presidente della Uefa, l’Unione delle associazioni europee di calcio, aveva chiesto immediati chiarimenti a Blatter «anche sul ruolo avuto dall’amministrazione della Fifa e dal presidente» negli affari della ISL, la società che deteneva i diritti commerciali per i mondiali 2002 e 2006 e il cui fallimento è stato dichiarato il 21 maggio scorso.

«Sono assolutamente incorruttibile», ha sostenuto Blatter, rispondendo alle accuse di quotidiani svizzeri e tedeschi su suoi presunti conti neri in Liechtestein. «La sola cosa che sappiamo – ha aggiunto Blatter – è che in un contratto tv circa 43 milioni di dollari sarebbero finiti su un conto a parte: verificheremo se questo è un conto in nero».

Si tratterebbe, secondo la Fifa, di una somma pagata dalla brasiliana O’Globo alla ISL, ma senza alcun coinvolgimento della stessa Fifa. Blatter ha anche assicurato che la vicenda non avrà ripercussioni sulla Coppa del Mondo di Giappone e Corea, in programma il prossimo anno.

Blatter ha ammesso che la Fifa perderà molti soldi, in seguito al fallimento della ISMM, e si è pure dichiarato pronto ad assumersi la responsabilità per quanto è successo, in quanto presidente della federazione. Ma ha però ribadito che non si dimetterà dalla carica, alla quale, ha specificato, è stato eletto.


Il presidente della Fifa ha pure annunciato la convocazione, per il 12 giugno, di una riunione del Comitato esecutivo, per esaminare la situazione. Non si tratterà però, ha specificato Blatter, di una “riunione d’emergenza”, come aveva chiesto il presidente dell’Uefa.

swissinfo e agenzie

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