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Camion da 40 tonnellate autorizzati per il traffico interno

Keystone

La Confederazione assumerà le spese amministrative relative alle autorizzazioni di circolare per gli autocarri da 40 tonnellate, per il traffico interno. Berna indennizzerà i cantoni con un importo di 45 franchi per ogni carta giornaliera rilasciata. Fino al 2004 ciò comporterà una spesa di 10,5 milioni di franchi. Critiche dalle associazioni di categoria.

Il Consiglio federale ha deciso martedì di risarcire i cantoni per la distribuzione dei contingenti attribuiti loro, conformemente all’accordo bilaterale sui trasporti terrestri. Il governo ha riconosciuto che il fatto di far pagare le spese amministrative ai camionisti svizzeri, i soli autorizzati a coprire il traffico interno, li discriminerebbe rispetto ai trasportatori esteri.

Per gli anni 2001 e 2002 i cantoni dispongono di 150.000 autorizzazioni all’anno, da attribuire al trasporto interno di merci su veicoli da 40 tonnellate. Questo contingente sarà aumentato a 200.000 per gli anni 2003 e 2004. Dal 2005 le 40 tonnellate saranno liberalizzate.

I contingenti sono distribuiti sotto forma di carte giornaliere, equivalenti a tre autorizzazioni di circolazione. Per ogni carta assegnata, ai cantoni saranno rimborsati 45 franchi. Quest’offerta è valida retroattivamente al 1. gennaio scorso. Complessivamente, la Confederazione dovrebbe rimborsare 2,25 milioni di franchi all’anno per il 2001 e il 2002 e 3 milioni annui per il 2003 e il 2004.

Per analogia, il prezzo della carta è fissato a quello convenuto con l’Unione europea (UE) nell’accordo bilaterale. Questa carta dà diritto ad un numero illimitato di tragitti ed è riservato ai camionisti svizzeri.I trasportatori europei possono soltanto transitare attraverso la Svizzera o scaricarvi o caricarvi merci in un luogo determinato.

L’accordo bilaterale sui trasporti prevede che la Svizzera e l’Unione europea dispongono, ciascuna, di 300.000 autorizzazioni per le 40 tonnellate nel 2001 e 2002 e di 400.000 autorizzazioni per il 2003 e il 2004. Oltre a questo contingente, l’accordo bilaterale prevede di attribuire 220 mila autorizzazioni supplementari per corse a vuoto o con carichi leggeri, contro le 22 mila per i camionisti svizzeri. Il contingente svizzero è suddiviso a metà tra Confederazione e cantoni. La parte federale sarà attribuita per operazioni di transito o trasporti export/import.

Le proposte concordate tra Consiglio federale e cantoni per attenuare gli ingorghi sulla A2 sono state subito criticate in due comunicati distinti dall’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e dalla Federazione stradale svizzera (FRS). Le due organizzazioni chiedono la creazione di aree di sosta per i camionisti e un allentamento del divieto di circolazione notturna per i mezzi pesanti.

Nel suo comunicato l’USAM considera le misure adottate «totalmente inefficaci». L’organizzazione esprime rammarico «per l’atteggiamento sprezzante e sufficiente» del ministro dei trasporti Moritz Leuenberger dinanzi «ai drammi che avvengono quotidianamente sulla A2».

L’USAM denuncia inoltre le condizioni d’igiene riservate ai camionisti, i danni ambientali e le perdite economiche provocate dai ritardi. «Calo delle forniture di merci, incidenti con feriti e l’aumento dell’aggressività degli automobilisti sembrano non interessare il ministro dei trasporti», prosegue il comunicato.

Anche la FRS reclama l’adozione di misure definite «urgenti». In particolare viene chiesto un prolungamento degli orari di sdoganamento, un aumento del personale delle dogane e un allentamento temporaneo e locale del divieto di circolazione dopo le 22.

swissinfo e agenzie

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