France Télécom assume il controllo di Orange

Per 2,4 miliardi di franchi, la società tedesca E.ON cede la sua partecipazione del 42,5 percento nell'operatore svizzero Orange Communications a France Télécom, che assume così il controllo dell'85 percento del capitale.
Il prezzo finale dipenderà dalla somma spesa da Orange per l’acquisto di una licenza svizzera UMTS per i telefonini di terza generazione. L’ammontare comprende un prestito di 480 milioni di euro, che E.On aveva concesso a Orange Communications. Un quarto del prezzo sarà saldato in contanti, il resto con azioni di New Orange, società che riunirà le attività di telefonia mobile di France Télécom.
A fine maggio, il gigante francese aveva acquistato Orange dall’operatore britannico Vodafone per 43,2 miliardi di euro, collocandosi così al secondo posto in Europa nel settore della telefonia mobile. France Télécom prevede di avere 30 milioni di abbonati entro fine anno.
New Orange dovrebbe entrare in borsa nel primo semestre 2001. E.ON si è impegnata a conservare i titoli New Orange almeno durante l’anno successivo alla quotazione. Quale contropartita, France Télécom garantisce al gruppo tedesco che i rischi relativi all’azione New Orange rimarranno entro i margini di 10 percento e -10 percento.
Orange Communications è uno dei tre operatori di telefonia mobile in Svizzera e attualmente conta 700’000 abbonati. Oltre a France Télécom, che deteneva già il 42,5 percento della società elvetica, fra gli azionisti figurano la Banca cantonale vodese (10 percento) e Swissphone Engineering (5 percento).
Orange era finita nel gruppo francese dopo l’acquisto della tedesca Mannesmann da parte di Vodafone. Per approvare tale transazione, la Commissione europea aveva infatti imposto al gruppo britannico la cessione di Orange. E.ON, nata dalla fusione dei gruppi Viag e Veba e attiva nel settore dell’energia e della chimica, esce ora dal ramo delle telecomunicazioni.
swissinfo e agenzie

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