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“Il Congresso della Quinta Svizzera avrà luogo”

Per Rudolf Wyder anche la Quinta Svizzera vuole esprimere la propria solidarietà alla regione colpita dalle inondazioni swissinfo.ch

Malgrado il maltempo che ha colpito la regione del Berner Oberland, il Congresso degli svizzeri dell'estero si svolgerà dal 1° al 4 settembre a Interlaken.

In un’intervista a swissinfo, il direttore dell’Organizzazione degli svizzeri dell’estero Rudolf Wyder ricorda l’importanza di questo appuntamento annuale.

L’Organizzazione degli svizzeri dell’estero (OSE) ha scelto di tenere il Congresso annuale della Quinta Svizzera ad Interlaken nei primi giorni di settembre.

Durante il primo fine settimana del mese prossimo era infatti in programma nella località turistica dell’Oberland bernese la tradizionale Festa dell’Unspunnen, molto apprezzata anche dai connazionali residenti all’estero.

Le gravi inondazioni avvenute in questi giorni nella regione dell’Oberland bernese hanno però spinto gli organizzatori della Festa a rinviare di un anno il loro appuntamento.

Da parte sua, l’OSE ha ritenuto invece indispensabile di non rinunciare all’importante occasione d’incontro per gli svizzeri dell’estero.

swissinfo: Per quali ragioni avete deciso di non disdire il Congresso della Quinta Svizzera, nonostante i problemi provocati dalle inondazioni?

Rudolf Wyder: Abbiamo adottato questa decisione dopo aver consultato le autorità e i responsabili del turismo locali. La regolare tenuta del Congresso vuole rappresentare in qualche modo anche un gesto di solidarietà nei confronti di questa regione provata dalla catastrofe.

Inoltre, la riunione del Consiglio degli svizzeri dell’estero riveste quest’anno un’importanza particolare: si tratta della prima seduta di questo organismo che viene ricostituito per i prossimi 4 anni.

swissinfo: Per sabato e domenica erano in programma delle visite al Mystery Park di Interlaken o alla Festa dell’Unspunnen. Avete trovato soluzioni di ricambio?

R.W.: Stiamo ancora cercando di mettere in piedi un nuovo programma.

swissinfo: Gli svizzeri dell’estero sono veramente più legati al folclore, rispetto ai loro connazionali che vivono in Svizzera, o si tratta soltanto di un cliché?

R.W.: Credo vi sia qualcosa di vero: gli svizzeri dell’estero si interessano effettivamente di più alle tradizioni e al folclore svizzero.

Ciò non significa però che queste persone siano unicamente legate alla Svizzera di ieri. Si tratta soltanto di una “corda” un po’ più sensibile.

swissinfo: Il tema di questo Congresso è il turismo e in particolare il livello della promozione turistica in Svizzera rispetto ad altri paesi. È un tema importante per i connazionali all’estero?

R.W.: Quando ritornano in Svizzera, anche i connazionali all’estero sono un po’ dei turisti. Hanno quindi la possibilità di paragonare l’offerta turistica della Svizzera con quella dei paesi in cui vivono o di altre regioni del mondo.

Inoltre non va dimenticato che il turismo costituisce un settore fondamentale per l’economia svizzera.

swissinfo: Al centro del Congresso figura anche l’estensione della libera circolazione delle persone ai 10 nuovi membri dell’UE, sulla quale si voterà il 25 settembre. Gli svizzeri dell’estero sosterranno questa proposta?

R.W.: Il Consiglio degli svizzeri dell’estero, che cura gli interessi della Quinta Svizzera all’interno della Confederazione, si è già pronunciato chiaramente un anno fa in favore del principio dell’estensione della libera circolazione delle persone.

Penso che ora, in vista della votazione di settembre, il Consiglio adotterà una parola d’ordine favorevole a questa proposta.

swissinfo: In che misura anche gli svizzeri dell’estero possono approfittare della libera circolazione delle persone?

R.W.: Gli svizzeri residenti all’estero sono ben coscienti del fatto che la mobilità internazionale non interessa soltanto gli stranieri, ma concerne da vicino anche la Quinta Svizzera.

I connazionali dell’estero si distinguono per il loro spirito di mobilità. Per questo motivo sono più sensibili a questo tema e manifestano una maggiore comprensione per un’apertura verso l’estero.

swissinfo: Un ‘no’ alla libera circolazione rischia di compromettere l’immagine della Svizzera all’estero, danneggiando anche gli interessi della Quinta Svizzera?

R.W.: Un rifiuto del progetto di estensione creerebbe sicuramente dei problemi. L’Unione Europea non può accettare un tentativo da parte svizzera di limitare a 15 paesi la libera circolazione delle persone e di respingere i 10 nuovi membri.

Se l’UE dovesse disdire l’attuale accordo sulla libera circolazione delle persone, decine di migliaia di svizzeri all’estero si vedrebbero confrontati a grossi ostacoli burocratici che frenerebbero la loro mobilità. Spero veramente che questo scenario non si realizzi.

swissinfo: La SRG SSR idée suisse intende smantellare massicciamente swissinfo, la fonte d’informazione degli oltre 623’000 svizzeri residenti all’estero. Come ha reagito la Quinta Svizzera a questo progetto?

R.W.: L’OSE ha reagito immediatamente e con veemenza contro i piani della SSR. L’Organizzazione non vuole che swissinfo venga smantellato e neppure ridimensionato.

Anche le associazioni mantello delle varie comunità svizzere nei paesi europei si sono espresse con veemenza contro i presunti piani di risparmio della SSR.

I progetti della SSR non hanno incontrato nessuna comprensione da parte dei nostri connazionali all’estero. E siamo tuttora convinti che il progetto della SSR sia uno sbaglio.

Swissinfo è l’unità aziendale della SSR specializzata per la Quinta Svizzera e per il pubblico straniero. Deve poter continuare anche in futuro ad informare la Quinta Svizzera e a promuovere la presenza della Svizzera all’estero.

swissinfo, intervista di Gaby Ochsenbein e Christian Raaflaub
(traduzione di Armando Mombelli)

Il Congresso degli svizzeri dell’estero si tiene dal 1° al 4 settembre a Interlaken.
Il tema di quest’anno è “Turismo di fronte alla concorrenza globale: la Svizzera gioca ancora nella Champions League”?
L’OSE prevede che circa 400 – 500 connazionali dell’estero prenderanno parte a questo raduno.
Il Consiglio degli svizzeri dell’estero, una sorta di parlamento della Quinta Svizzera, si incontrerà il 1° settembre.

L’83esima edizione del Congresso degli svizzeri dell’estero si tiene quest’anno all’insegna del turismo.

Tra gli oratori figurano anche il ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz e l’ex-consigliere federale Adolf Ogi, attualmente consulente speciale delle Nazioni unite per lo sport al servizio della pace.

Sostenuto tra l’altro da Svizzera Turismo, Presenza Svizzera e swissinfo, il Congresso propone inoltre diversi workshop su questioni legate al turismo.

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