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Management per la sicurezza aerea

Prosegue la ristrutturazione della sicurezza aerea svizzera Keystone

L'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) si riorganizza: un centro di management verrà istituito per garantire la sicurezza aerea.

La gestione del servizio di Moritz Leuenberger era stata pesantemente criticata dopo il grounding di Swissair e gli incidenti degli ultimi anni.

L’innovazione, decisa dal governo per rinforzare la sicurezza aerea in Svizzera dopo i numerosi incidenti avvenuti negli ultimi anni, sta procedendo al ritmo previsto. Lo hanno indicato venerdì in una conferenza stampa i suoi rappresentanti.

Negli ultimi anni e mesi sono piovute molte critiche sull’UFAC, e sul ministro dei trasporti, Moritz Leuenberger, per non essere stato in grado di fermare il declino degli standard di sicurezza aeronautici in Svizzera.

Gli ultimi incidenti aerei in ordine di tempo sono stati il 1° luglio 2002 la collisione in volo tra un velivolo passeggeri della Bashkirian Airlines e un apparecchio della DHL che fece 71 morti a Ueberlingen, in Germania, nello spazio aereo controllato dalla società svizzera Skyguide.

L’anno precedente, il 24 novembre 2001, un Jumbolino Crossair sbagliò la procedura d’avvicinamento a Zurigo, schiantandosi a Bassersdorf e il 10 gennaio 2000 un Saab 340 Crossair cadde subito dopo il decollo a Kloten.

Il punto della ristrutturazione in atto

Dall’autunno scorso dunque l’UFAC sta mettendo in atto una vasta riorganizzazione, rispondendo alle raccomandazioni emanate dall’istituto olandese NLR specializzato in questioni aeronautiche, che aveva consigliato di suddividere nettamente la sicurezza all’interno dell’UFAC.

All’inizio dell’anno il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger aveva annunciato la creazione di 60 nuovi posti di lavoro, che avrebbero portato l’organico dell’UFAC a 237 dipendenti.

Oltre 11 milioni supplementari erano inoltre stati chiesti dal governo alle Camere federali per finanziare i miglioramenti nel campo della vigilanza, in particolare di Skyguide.

Cambiare la mentalità e non solo le strutture

Incontrando per la prima volta i giornalisti in conferenza stampa, Raymond Cron, nuovo direttore dell’UFAC, in carica da due mesi, ha ribadito che l’aviazione civile in Svizzera è sicura, ma che i miglioramenti vanno fatti.

E che lo strumento essenziale per il buon funzionamento dell’ufficio è proprio la gestione della sicurezza e dei rischi.

Finora la sorveglianza veniva infatti esercitata caso per caso, mentre in futuro l’UFAC intende istituire «un vero e proprio management della sicurezza».

“Safety first”

Quanto sia grande la sfida cui è confrontato l’UFAC, che deve svolgere le sue normali funzioni parallelamente alla ristrutturazione, Cron lo conferma a swissinfo:

«Si tratta di un compito enorme, soprattutto per me, perché ho la responsabilità di assumere il nuovo personale».

Ma il direttore è anche dell’avviso che avere semplicemente a disposizione più persone, anche se altamente specializzate, non sia la soluzione di tutti i problemi:

«Abbiamo bisogno di un cambiamento di cultura riguardo alla sicurezza aerea. Ci vuole di più di un semplice cambiamento strutturale all’interno dell’Ufficio. Ciò significa ad esempio cambiare le modalità in cui i controlli vengono effettuati».

Le trappole delle finte bombe

E tra questi cambiamenti anche controlli a trappola, dagli esiti scioccanti. L’UFAC ha fatto ad esempio caricare una falsa bomba in un aereo, nascondendola in un container di una ditta di catering che opera all’aeroporto zurighese di Kloten.

Una seconda finta bomba è stata scoperta prima dell’imbarco. «Si trattava di esaminare determinati processi», ha detto in proposito Célestine Perissinotto, portavoce dell’UFAC. «Abbiamo scoperto alcune lacune e ordinato misure per colmarle».

Da sottolineare comunque che le finte bombe hanno superato i normali punti di controllo con la consapevolezza del personale.

La vicenda segue di poche settimane la rivelazione fatta da due giornalisti del «SonntagsBlick», che alla fine di maggio erano riusciti a circolare in auto in uno dei punti più nevralgici dell’aeroporto di Kloten senza alcun controllo.

Questo precedente aveva spinto l’UFAC a rendere più severe le prescrizioni che regolano l’accesso nelle zone non pubbliche di uno scalo aereo.


swissinfo e agenzie

1.7.2002, collisione di Ueberlingen: 71 morti.
24.11.2001, Crossair, Bassersdorf: 24 morti, 9 sopravvissuti.
10.1.2000, Zurigo-Kloten, Crossair: 10 morti.
3.9.1998, Halifax, Swissair: 229 morti.
2001: dissesto e grounding di Swissair

Il nuovo direttore dell’UFAC ha illustrato lo stato d’avanzamento della ristrutturazione in atto nel suo ufficio.

La prima fase, conclusasi in primavera, prevede 3 divisioni: sicurezza tecnica, operazioni di volo e infrastruttura. Nonché una sezione per lo sviluppo.

Management del rischio e della sicurezza a partire dal 1° gennaio 2005.

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