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Sicurezza aerea svizzera all’esame degli Usa

Specialisti americani d’aviazioni civile esaminano le procedure svizzere Keystone

Funzionari statunitensi sono in Svizzera questa settimana per sondare le procedure di sicurezza dell’aviazione civile.

La missione coincide con la riorganizzazione in atto all’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) per fermare il declino degli standard di sicurezza.

Una delegazione della Federal Aviation Administration (FAA), l’ente americano che si occupa della sicurezza dei voli, è a Berna in quest’’ultima settimana d’aprile per visitare l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC).

Scopo della missione: controllare se la Svizzera rispetta gli standard di sicurezza nell’aviazione civile.

L’ispezione, definita di routine, avviene circa un anno dopo le dimissioni forzate dell’ex direttore dell’UFAC André Auer, costretto a lasciare l’incarico lo scorso agosto dopo le note vicende collegate alla sicurezza dei voli all’aeroporto di Lugano-Agno.

Il successore di Auer, il 45.enne Raymond Cron, entra ufficialmente in carica alla fine di questa settimana.

Sicurezza sotto esame

L’UFAC si trova attualmente in una delicata fase di ristrutturazione. La sorveglianza sulla sicurezza aerea, finora intesa come insieme di misure singole, sarà sostituita da una strategia globale, meglio coordinata.

“Vogliamo cogliere quest’occasione per scambiarci informazioni sulle correnti strutture delle rispettive organizzazioni e sugli sviluppi dei progetti per riorganizzare la supervisione della sicurezza aerea”, indica la portavoce dell’UFAC Celestine Perissinotto.

Le informazioni sull’attuale riorganizzazione dell’UFAC interessano senza dubbio gli americani.

“Anche la Federal Aviation Administration è in un processo di riorganizzazione e le autorità americane ci hanno chiesto di riesaminare la nostra politica sull’aviazione civile”, precisa Celestine Perissinotto.

La missione degli esperti statunitensi è la prima di questo genere negli ultimi cinque anni.

Accordi bilaterali

Se fossero scoperte lacune in fatto di standard di sicurezza, la Svizzera potrebbe perdere il diritto di chiedere l’autorizzazione per nuovi collegamenti con gli Stati Uniti.

“È una possibilità, ma aspettiamo prima il rapporto della FAA. Ritengo sia troppo presto per fare delle speculazioni sulle conseguenze”, aggiunge la portavoce dell’UFAC.

La delegazione americana fornirà all’UFAC un rapporto sulla visita, resa possibile dagli accordi bilaterali tra Svizzera e Stati Uniti.

La maggior parte dei 130 accordi di questo tipo conclusi dalla Confederazione con altrettanti Paesi, prevedono ispezioni reciproche. La Svizzera potrebbe infatti farne a sua volta negli Stati Uniti.

Gli standard della sicurezza

L’UFAC è in piena ristrutturazione, in seguito ai diversi incidenti di cui è stata protagonista l’aviazione civile svizzera dal 1998.

Per migliorare la sicurezza aerea, il Consiglio federale intende creare 60 nuovi posti di lavoro. A tale scopo ha chiesto al Parlamento un credito supplementare di 11,5 milioni di franchi.

La riorganizzazione segue le raccomandazioni di uno studio condotto da esperti dell’istituto olandese per la navigazione aerea NLR.

Il rapporto evidenziava che la sicurezza dello spazio aereo svizzero non ha potuto mantenersi al livello di altri Paesi a partire dal 1990.

swissinfo, Billi Bierling
(Traduzione e adattamento dall’inglese: Sergio Regazzoni)

Una delegazione di esperti statunitensi della Federal Aviation Administration è in Svizzera per esaminare le procedure di sicurezza aerea elvetica.

Gli standard della sicurezza aerea in Svizzera sono stati rimessi in discussione, dopo la collisione tra un velivolo passeggeri russo ed un cargo nel luglio 2002 nei cieli sopra il lago di Costanza.

L’ispezione avviene nell’ambito degli accordi bilaterali sottoscritti tra la Svizzera e gli Stati Uniti in materia di aviazione civile.

L’accordo prevede che anche ispettori svizzeri possono esaminare le procedure di sicurezza stabilite dall’ente di sorveglianza e controllo americano.

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