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Ripresi i trasporti di scorie nucleari verso l’Inghilterra

I due autocarri con il carico di scorie radioattive, in viaggio per Sellafield Keystone

Malgrado un'azione di disturbo di Greenpeace, due camion che trasportano barre di combustibile nucleare esausto provenienti dalla centrale bernese di Mühleberg sono riusciti a lasciare la Svizzera, martedì, poco prima di mezzogiorno. Si tratta dei primi trasporti, dopo oltre un anno di pausa, verso l'impianto di ritrattamento di Sellafield, in Inghilterra.

Il convoglio ha raggiunto il valico di frontiera del Col des Roches, nei pressi di Le Locle (NE), ed è entrato in Francia. Aveva lasciato la centrale nucleare all’alba, ed era riuscito ad evitare un primo tentativo di blocco da parte di Greenpeace nei pressi di Kerzers cambiando improvvisamente strada.

In seguito, l’organizzazione ecologista è riuscita a fermare il trasporto nei pressi di Fleurier, nel canton Neuchâtel, dove una decina di militanti si sono incatenati a due mezzi pesanti piazzati sulla strada per bloccare la circolazione.

L’intenzione dichiarata dell’organizzazione evologista era di «ritardare il più possibile il trasporto, per costringere gli automezzi a tornare alla centrale»: i due camion dovevano infatti rispettare i tempi e giungere per tempo a Dunkerque, in Francia, ed imbarcarsi verso l’Inghilterra. Il convoglio è stato costretto a tornare indietro e a imboccare un’altra strada.

In seguito la polizia neocastellana ha impedito ai militanti di Greenpeace di bloccare nuovamente i camion al Col des Roches (NE). Le forze dell’ordine hanno utilizzato spray al pepe per dissuadere alcuni attivisti dal ripetere l’azione, incatenandosi anche qui a una vettura posta come sbarramento della strada. È stata controllata l’identità di parecchi militanti, numerosi dei quali sono stati poi denunciati per perturbamento della pubblica circolazione.

I trasporti di combustibile nucleare erano stati interrotti nel marzo 2000, su ordine della Divisione principale per la sicurezza degli impianti nucleari (DSN), dopo che le autorità inglesi avevano pubblicato un rapporto che denunciava gravi negligenze nei controlli di sicurezza dell’impianto di smaltimento.

Il 17 maggio di quest’anno, l’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha autorizzato la ripresa delle spedizioni e martedì il primo convoglio ha lasciato la centrale bernese. I responsabili dell’impianto hanno indicato che ne sono previsti altri sette entro la fine del marzo 2002.

Con quest’azione di protesta, Greenpeace dichiara di non opporsi al trasporto in sé stesso, ma di voler piuttosto attirare l’attenzione sui«gravi problemi di sicurezza» che presenta l’impianto di smaltimento inglese. Secondo l’organizzazione ambientalista, l’autorizzazione concessa dall’UFE di riprendere i trasporti è un «atto criminale»: mette infatti in serio pericolo la popolazione e l’ambiente della zona circostante Sellafield.

swissinfo e agenzie

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