Prospettive svizzere in 10 lingue

Viaggio d’affari di Joseph Deiss a Tripoli

La Libia è un mercato interessante per la Svizzera Keystone

Joseph Deiss sarà il primo Consigliere federale a recarsi in Libia, per un viaggio ufficiale di tre giorni, da venerdì a domenica.

La visita, durante la quale il ministro dell’economia elvetico incontrerà rappresentanti del governo libico, ha lo scopo di approfondire i rapporti bilaterali ed economici tra i due paesi.

Accompagnato da esponenti del mondo economico svizzero, il ministro dell’economia Joseph Deiss avrà colloqui con il primo ministro libico Shukri Ghanem, il ministro dell’economia e del commercio Abdulgader Omar Elkahair, il ministro delle finanze Mohamed Ali Al Haweij nonché il ministro del lavoro Maatoug Mohamed Maatoug.

I temi principali in discussione sono le riforme, le potenzialità del mercato libico e le condizioni quadro per le ditte svizzere.

La Libia è il più importante fornitore di greggio della Svizzera; è il terzo mercato di sbocco per i prodotti svizzeri in Africa settentrionale nonché, a livello di volume globale del commercio, il secondo partner commerciale della Svizzera del continente africano, dopo il Sudafrica.

Jörg Reding, del Segretariato di stato dell’economia (seco) è stato in Libia l’anno scorso, per un viaggio esplorativo: «Le esportazioni svizzere in Libia sono aumentate del 55% l’anno scorso, e di un ulteriore 41% nei primi sei mesi dell’anno in corso, soprattutto grazie ai settori meccanico e dei prodotti chimici e farmaceutici, nonostante l’aumento del prezzo del petrolio», spiega Reding a swissinfo.

Più equilibrio

Le esportazioni hanno raggiunto a fine 2004 un ammontare di circa 190 milioni di franchi svizzeri. In base ai prezzi rincarati del petrolio, anche le importazioni del greggio sono aumentate, toccando nel 2004 i 790 milioni di franchi (+4.5% rispetto all’anno precedente).

Secondo Reding non c’è motivo di preoccuparsi per lo squilibrio, dovuto principalmente all’alto prezzo del greggio, anche se si tratta effettivamente di una situazione inusuale nei rapporti tra Svizzera e un paese emergente.

La Libia inoltre è un partner interessante a causa della favorevole situazione finanziaria del paese Nordafricano, la cui economia è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, un trend che dovrebbe continuare anche in futuro.

«Crediamo di poter offrire buone opportunità d’investimento in settori quali i beni di consumo, tecnologico e della consulenza, ma anche nel turismo e nei servizi sanitari», afferma Reding.

Una reputazione eccellente

La Svizzera spera di trarre vantaggio dalla buona reputazione di cui gode in Libia. «La regione del lago Lemano e Ginevra sono mete popolari per i turisti libici, e molti vengono dalla Libia in Svizzera per sottoporsi a cure mediche», specifica Reding.

Alto è l’interesse della Svizzera per il processo d’apertura del mercato libico, sull’onda dell’abolizione delle sanzioni Onu nei confronti del regime di Muammar Gheddafi nel 2003.

Ma come sottolinea Reding, le riforme richiedono tempo e la burocrazia ostacola ancora il processo. La Libia non è membro del WTO (l’Organizzazione mondiale del commercio, OMC), e non c’è un accordo bilaterale tra i due paesi. Mentre un accordo sulla protezione degli investimenti tra Svizzera e Libia è entrato in vigore l’anno scorso.

Diritti umani

Reding non esclude che l’argomento dei diritti umani possa essere trattato da Deiss durante la visita a Tripoli, anche se lo scopo del viaggio resta economico. Nel suo rapporto 2005 Human Rights Watch ha riconosciuto al governo libico alcuni progressi sul tema dei diritti umani. Ma ha anche ammesso che i problemi restano, comprese le restrizioni della libertà d’espressione e la detenzione di prigionieri politici.

swissinfo, Urs Geiser
traduzione, Raffaella Rossello

La Libia è il secondo partner commerciale della Svizzera sul continente africano, e fornisce il 40% del greggio importato.

Nel 2004 le importazioni dalla Libia, quasi solo petrolio, sono aumentate del 4,5% a 790 milioni di franchi.

Le esportazioni, principalmente nell’industria meccanica e farmaceutica, sono salite del 55% a circa 190 milioni di franchi nello stesso anno.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR