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Foresta in fiamme: il peggiore incendio da 30 anni

Intervento degli elicotteri nella regione di Leuk Keystone

Nella notte fra mercoledì e giovedì un incendio ha devastato 450 ettari di bosco a Leuk, in Vallese.

Centinaia di persone sono state evacuate fino al pomeriggio di giovedì. Sul posto è intervenuto anche l’esercito.

Dopo aver seminato distruzione in numerosi paesi europei, le fiamme hanno colpito anche le foreste svizzere.

Un incendio divampato ieri verso le 20 sopra Leuk, in Vallese, ha devastato almeno 450 ettari di bosco. Da trent’anni non si verificavano più distruzioni di tali dimensioni.

Un testimone ha affermato: «Sono bastati tre minuti perché alcune piccole fiamme si trasformassero in un vero incendio. La velocità di propagazione era allucinante».

Intervento difficile

Le fiamme, sostenute dal vento, si sono velocemente fatte strada e in alcuni punti si sono estese fino a 2000 metri di altitudine. Considerata la dinamica con cui progrediva l’incendio, sono state evacuate molte case a Leuk, e nei villaggi di Wyler e soprattutto di Albinen. Oltre 250 persone hanno dovuto abbandonare il proprio domicilio.

Il portavoce della polizia cantonale vallesana Pierre-Martin Moulin ha comunicato che, attorno alle 3 del mattino, le fiamme erano a una decina di metri dalle prime abitazioni di Leuk.

L’impiego di elicotteri Superpuma dell’esercito e alcuni elicotteri civili ha permesso di frenare l’espansione delle fiamme. Ma nella notte i voli sono stati sospesi a causa della densità del fumo e del buio. Gli elicotteri sono tornati a levarsi in volo in mattinata.

I circa 300 pompieri mobilitati per tutta la notte sono riusciti a tenere il rogo sotto controllo, anche se non c’è ancora la certezza che tutti i focolai siano spenti. Nella mattinata, su richiesta del governo cantonale, sono stati intervenuti anche 125 militi dell’esercito.

Un vigile del fuoco è rimasto leggermente ferito ed è stato ricoverato all’ospedale. Centinaia di abitanti sono stati sfollati. Una casa è stata distrutta e altre sono in pericolo.

Cause ancora sconosciute


Non si conoscono ancora le cause, anche se secondo le prime indiscrezioni sarebbe stato un mozzicone di sigaretta gettato al margine del bosco ad attizzare il fuoco. Sembra esclusa la matrice intenzionale, ma la polizia indaga. Secondo il consigliere di Stato vallesano Thomas Burgener, accorso sul posto, i danni all’ambiente sono enormi.

La siccità che dura ormai da due mesi ha reso tutte le foreste alpine facile preda per le fiamme. Già da settimane le autorità hanno emanato un divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto e, proprio mercoledì, l’Ufficio federale delle foreste ha riaffermato il pericolo imminente.

Il segnale di cessato allarme arriverà però solo con le agognate precipitazioni. Gli auguri della meteorologia affermano che non dovrebbero tardare.

swissinfo e agenzie

Gli incendi hanno già toccato più paesi europei
Solo in Portogallo sono andati distrutti 215.000 ettari di bosco; 16 le vittime
In una sola notte 450 ettari distrutti anche in Svizzera

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