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G8: la giustizia assolve i due poliziotti

I fatti erano accaduti il 1o giugno 2003 sull'autostrada A1 nei pressi di Aubonne Keystone

Il Tribunale correzionale di Nyon (Vaud) ha prosciolto venerdì i due poliziotti accusati di aver tagliato una corda alla quale erano appesi due manifestanti anti-G8.

I poliziotti erano accusati di lesioni personali colpose. Disgustati dal verdetto, i due manifestanti riflettono all’eventualità d’inoltrare un ricorso.

Venerdì, il Tribunale vodese ha così deciso di seguire l’avviso del Ministero pubblico cantonale.

Per il sostituto procuratore Daniel Stoll, il 23enne agente sciaffusano che aveva preso l’iniziativa di tagliare la fune ed il suo superiore vodese non si sono comportati come avrebbero dovuto, ma non andavano accusati di negligenza colposa.

Secondo il Tribunale, il dramma va poi situato nel contesto, particolarmente agitato, della protesta contro il vertice del G8 che si svolgeva all’epoca a Evian, sulla riva francese del lago Lemano, ha affermato Stoll.

I due manifestanti hanno già annunciato di pensare all’eventualità di un ricorso.

L’incidente era avvenuto il primo giugno 2003 su un ponte dell’autostrada A1. Uno dei due manifestanti era precipitato riportando gravi ferite.

Una fune da alpinista

Decine di migliaia di persone manifestavano a Ginevra e Annemasse contro la riunione dei dirigenti dei paesi industrializzati del G8, in corso nella località francese di Evian, sulla sponda sud del Lemano.

Alcuni militanti inscenavano un’azione di protesta anche a Aubonne, nel canton Vaud, su un ponte autostradale tra Losanna e Ginevra.

Per bloccare la circolazione, i manifestanti avevano teso una fune da alpinista sul ponte. Alle due estremità si erano sospesi nel vuoto, ad un’altezza di una ventina di metri, il britannico Martin Shaw e la tedesca Gesine Wenzel.

Drammatica caduta

Arrivata poco dopo sul posto, la polizia aveva cercato di disperdere i manifestanti. Un agente di polizia sciaffusano, appena sceso da un’autovettura, aveva deciso di tagliare la fune.

I manifestanti riuscirono ad afferrare un capo della corda e a trattenere la giovane tedesca. Martin Shaw, appeso all’altra estremità, era invece precipitato nel ruscello sottostante, ferendosi gravemente alla schiena e alle gambe.

Ancora oggi le sue capacità motorie risentono delle conseguenze di questa drammatica caduta. Nel dicembre scorso, il britannico è stato costretto a sottoporsi ad un quinto intervento chirurgico.

Gesine Wenzel soffre invece di disturbi psichici post-traumatici.

swissinfo e agenzie

Nel 2003, tra il 1° e il 3 giugno si è svolto a Evian (F) il vertice del G8.
Per far fronte alle manifestazioni di protesta, la Francia e la Svizzera avevano predisposto imponenti misure di sicurezza.
Le autorità svizzere hanno mobilitato circa 10’000 uomini, tra poliziotti e soldati. Da parte francese sono stati impiegati 20’000 militi.
Migliaia di poliziotti provenienti da altri cantoni svizzeri sono stati chiamati per dare man forte agli agenti vodesi e ginevrini.

Nel giugno del 2003, a margine del vertice dei G8 di Evian, la polizia interviene per disperdere alcuni manifestanti anti-G8.

Un poliziotto taglia la corda alla quale sono appesi due altermondialisti, facendo precipitare l’inglese Martin Shaw nel vuoto .

Nello stesso anno, i due manifestanti sono giudicati e condannati per intralcio alla circolazione; l’inchiesta sui due poliziotti si chiude invece con un non luogo a procedere.

I due altermondialisti ottengono il rinvio di fronte al tribunale.

A quasi tre anni dall’incidente, i due poliziotti sono stati assolti dalle accuse di lesioni corporali per negligenza.

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