Prospettive svizzere in 10 lingue

G8 a Evian: il Lemano in stato di assedio

Anche la navigazione sul Lemano è stata sacrificata per una settimana in seguito alle misure di sicurezza Keystone

In giugno, il più grande dispositivo di sicurezza dalla Seconda guerra mondiale è stato messo in atto tra Francia e Svizzera per il vertice del G8.

Lo storico incontro resterà nella memoria anche per le manifestazioni di protesta, i negozi distrutti e il malcontento della popolazione.

Le sponde del Lago Lemano sono conosciute per la loro bellezza, ma anche per la quiete che ispirano.

Non a caso, da Ginevra fino a Montreux si sono insediati in cerca di una maggiore tranquillità – anche dal fisco – numerosi personaggi famosi, come Alain Delon, Phil Collins o Michael Schumacher.

Vi hanno cercato un po’ di calma, per discutere alcune ore “tra amici”, anche gli ospiti d’onore che si sono riuniti dal 1° al 3 giugno ad Evian, sulla sponda francese.

Ma quando George Bush, Tony Blair e Vladimir Putin si incontrano, su invito di Jacques Chirac, assieme agli altri membri del Gruppo dei paesi più industrializzati del mondo (G8), tutta una regione si ritrova per settimane in uno stato di tensione e agitazione senza precedenti.

Divieto di navigazione sul Lemano e di sorvolo della regione, accessi ad Evian bloccati, dogane in parte chiuse, strade sbarrate e interi quartieri recintati da filo spinato a Ginevra e Losanna: le misure di sicurezza hanno sollevato inevitabilmente il malcontento della popolazione.

30’000 uomini per 8 leader

Per alcuni giorni, l’oasi di pace è diventata teatro di quelle che sono state probabilmente le più grandi manovre militari svoltesi in tutta Europa nel 2003.

Per garantire la sicurezza dei leader mondiali, la Francia ha dispiegato 11’000 soldati e 5’000 poliziotti dotati di un vero arsenale di guerra: Mirage 2000, elicotteri, impianti radar Awac, rampe di lancio per missili terra aria. Senza dimenticare l’infrastruttura per far fronte ad un attacco con armi chimiche e batteriologiche.

Coinvolta, suo malgrado, in questa “escalation” di sicurezza, la Svizzera ha messo in campo 7’000 soldati e 5’000 agenti di polizia, un tantino meno bene equipaggiati dei colleghi francesi, ma pur sempre sostenuti da elicotteri e velivoli FA-18.

Non convinto di aver fatto abbastanza per evitare ogni rischio, il governo svizzero ha chiesto inoltre in prestito alla Germania un migliaio di poliziotti.

Quasi altrettanto impressionante il dispiegamento di forze da parte dei media: 3’000 giornalisti hanno seguito il vertice degli 8 uomini più potenti del mondo.

Economia dimezzata

Le operazioni sono costate finalmente alla Svizzera oltre 40 milioni di franchi – di cui due terzi presi a carico dalla Francia. Una somma che non tiene però conto dei costi indiretti generati dal G8.

Alberghi semivuoti, negozi barricati, uffici chiusi: l’attività economica e turistica nella regione è stata quasi dimezzata per almeno una settimana in seguito alle asfissianti misure di sicurezza e ai timori di manifestazioni violente.

All’appello ad un’azione di protesta contro i leader mondiali, lanciato dalle organizzazioni no-global, hanno risposto 70-80’000 persone provenienti soprattutto da Svizzera, Francia, Italia, Germania e Spagna.

Mentre le manifestazioni di massa si sono svolte senza incidenti di rilievo, le escursioni serali e notturne dei soliti gruppi violenti hanno fatto tremare le vetrine: da Ginevra e Losanna sono poi giunte alla Confederazione oltre 350 richieste di risarcimenti.

Così, con le scuse del presidente francese alla Svizzera, anche questo G8 si è concluso come molti altri: nessuna decisione di grande portata – 6 mesi dopo non è cambiato niente – ma un’impressionante spettacolo militare e mediatico.

swissinfo, Armando Mombelli

1-3 giugno: vertice degli 8 paesi più industrializzati del mondo a Evian.
10’000 delegati per l’organizzazione del vertice.
3’000 giornalisti giunti per seguire dibattiti e manifestazioni.
16’000 soldati e poliziotti dispiegati dalla Francia per garantire la sicurezza.
12’000 militari e agenti impegnati da parte svizzera.
150 milioni di franchi: costo complessivo del vertice per la Francia e la Svizzera.

Il G8 ha riunito ad Evian i dirigenti politici di Stati uniti, Canadà, Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia, Russia, Giappone, nonché dell’Unione europea.

Crescita economica, prevenzione di crisi finanziarie, indebitamento, sviluppo, salute, accesso all’acqua potabile, non proliferazione di armi di distruzione di massa e terrorismo: questi alcuni dei temi principali discussi nella località francese.

70-80’000 persone hanno manifestato tra Ginevra e Annemasse contro la politica del G8, accusata di essere antidemocratica, antisociale e antiambientale.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR