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Giovani: “non fate gli struzzi”

Giovani in Parlamento: ci sono, ma sono davvero pochi Keystone

Manifestazioni anti global o contro la guerra. Ed i giovani si mobilitano. Poi però snobbano gli appuntamenti con le urne, importanti per il buon funzionamento della democrazia.

La situazione non piace alla Federazione svizzera delle associazioni giovanili che, a 3 mesi dalle elezioni federali, lancia la campagna “Voteyoung!”.

In occasione dell’ultimo rinnovo del Parlamento federale, nel 1999, soltanto il 26% dei cittadini d’età compresa tra i 18 e il 24 anni si recarono a votare. Una partecipazione molto bassa, anche in un raffronto internazionale.

Ne risulta che, mentre i giovani rappresentano circa il 30% della popolazione, l’attuale Assemblea federale comprenda unicamente 3 parlamentari con meno di 35 anni (Pascale Bruderer, Ursula Wyss e Toni Brunner) sui 246 totali. Una miseria.

E la situazione stagna. Dagli anni ’70, l’età media dei deputati alle Camere federali è sempre, più o meno, la stessa: 51 per il Consiglio nazionale, 54 per il Consiglio degli Stati.

“È ora di cambiare”, rileva la 26enne (!) Pascale Bruderer, socialista, la più giovane consigliera nazionale. “I tempi sono più che maturi per noi giovani”.

Democrazia: partecipare, non solo parlarne

Lanciando la sua azione, la Federazione svizzera delle assicurazione giovanili (FSAG) sostenuta con convinzione dalle sezioni giovanili dei quattro partiti di governo (UDC, PS, PLR e PPD), si fissa due obiettivi.

Convincere almeno 40’000 giovani in più rispetto al recente passato a recarsi alle urne il prossimo 19 ottobre, raggiungendo così un tasso di partecipazione giovanile del 30%.

E fare in modo che almeno 8 deputati del nuovo parlamento abbiano meno di 35 anni. Al di là delle divisioni partitiche, una specie di battaglia politica intergenerazionale.

“Abbiamo la fortuna di vivere in uno Stato che dà a chiunque la possibilità di esprimersi”, rileva Pascale Bruderer. “Ma la democrazia va vissuta e concretizzata, partecipando alle votazioni e facendo sentire la propria voce e quella della propria generazione”.

Insomma: giusto scendere sulle strade per manifestare a favore della democrazia nel mondo, ma non va dimenticato che proprio la tanto decantata democrazia necessita della partecipazione attiva dei cittadini. Anche di quelli giovani.

Consiglio federale ballerino

“Vuoi sbarazzarti di Blocher, Beerli o Brunner?” o “troppe facce vecchie a Palazzo federale?”. Su www.voteyoung.ch, il sito internet realizzato dalla FSAG che rappresenta il perno della campagna, il linguaggio è volutamente “ludico e dinamico”.

Perché votare? Come farlo? Chi è in lizza nelle diverse liste? Domande alle quali il sito si sforza di rispondere in maniera semplice e specifica per i giovani.

Voteyoung è inoltre una piattaforma elettorale interattiva, visto che, tramite una serie di domande, permette all’utente di determinare il profilo politico del candidato under 35 a lui più simile. E, nell’oceano di potenziali deputati, di scovare quindi quello dei propri sogni.

Se poi qualcuno intendesse soltanto divertirsi, il sito offre pure la possibilità di gustarsi i sette saggi del Consiglio federale in un’inedita versione “pista da ballo”.

Tra tatuaggi, maglioni da rapper ed pantaloni da figli dei fiori. Il tutto, ovviamente, sulle note di un rockeggiante inno nazionale.

A braccetto con gli anziani

Un’ultima annotazione. Sabato prossimo, il 16 agosto, giovani ed anziani si ritroveranno a Berna per richiedere una rappresentanza politica più equilibrata delle loro rispettive classi sociali in parlamento.

Due classi d’età opposte, alleate per un giorno contro lo strapotere (almeno a livello di seggi) dei 40-50enni.

swissinfo, Marzio Pescia

Elezioni federali del 1999: solo il 26% dei giovani tra 18 e 24 anni si recò alle urne;
Nell’attuale Assemblea federale soltanto 3 deputati su 246 hanno meno di 35 anni;
I giovani rappresentano tuttavia circa il 30% della popolazione, ciò che equivarrebbe ad una settantina di seggi;
Il nuovo sito www.voteyoung.ch è il perno della campagna della FSAG per portare più giovani alle urne ed in parlamento.

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