Glarona dice sì al diritto di voto a 16 anni
A partire dai 16 anni i giovani glaronesi potranno votare a livello cantonale e comunale. Lo ha deciso domenica di stretta misura la Landsgemeinde (assemblea della comunità).
In Svizzera è la prima volta che viene presa una simile decisione. Il tema è però già stato discusso anche in altri cantoni.
La proposta di abbassare il diritto di voto di due anni, avanzata dai giovani socialisti e sostenuta dal governo cantonale, non è stata accolta subito. Sono infatti stati necessari tre voti dell’assemblea della comunità prima che il Landamann (presidente del governo) Röbi Marti potesse annunciare la vittoria del “sì”.
La presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey, che ha assistito alla Landsgemeinde, dice di non essere sorpresa dal risultato del voto.
Il piccolo cantone della Svizzera interna è ormai abituato a simili atti di pionierismo. È infatti stato il primo a dotarsi di una legge sul lavoro e nel 2006 ha suscitato la sorpresa generale accettando di ridurre – attraverso una serie di fusioni – il numero di comuni da 25 a 3, ha ricordato la consigliera federale.
Segnale di fiducia
«Se possiamo servire da esempio ad altri cantoni, tanto meglio», ha dichiarato Röbi Marti durante il suo discorso d’apertura.
Si tratta di un segnale di fiducia nei confronti dei giovani, ha dal canto suo sottolineato la direttrice del dipartimento cantonale dell’interno, Marianne Dürst. Molti giovani intraprendono un’attività lavorativa a 16 anni. Ora potranno anche esprimere la loro opinione su temi che li concernono, come la scuola o il tirocinio, ha aggiunto.
Per i sostenitori del sì, la decisione è un segno di coraggio che servirà a cambiare l’immagine del cantone a livello nazionale. “Mostriamo la via da seguire”, ha detto prima del voto un rappresentante dei Giovani socialisti davanti all’assemblea. “Prima o poi altri cantoni la seguiranno. Abbiamo la fortuna di essere i primi”.
Gli argomenti degli oppositori all’abbassamento del diritto di voto si sono invece rivelati vani. Sottolineando il crescente disinteresse per la politica e l’aumento della violenza e dell’alcolismo fra i giovani, i fautori del no ritenevano i sedicenni troppo poco maturi per esercitare questo diritto.
Altri sviluppi
Landsgemeinde
Pionierismo
In Svizzera è la prima volta che dei cittadini si pronunciano sul diritto di voto a 16 anni.
I prossimi potrebbero essere i bernesi. Il governo sostiene infatti una proposta socialista che sarà discussa dal parlamento nei prossimi mesi. L’ultima parola spetterà al popolo.
Tra il 2003 e il 2005, questo tema è stato discusso anche nei cantoni di Zurigo, Lucerna e Friburgo nell’ambito del dibattito sulle nuove costituzioni. Nessuno di loro però l’ha concretizzato.
A livello nazionale una proposta analoga presentata nel 2000 dalla giovane consigliera nazionale socialista Ursula Wyss è stata respinta dalla Camere federali.
Nell’Unione europea il diritto di voto e di eleggibilità a partire dai 16 anni è in vigore nei Länder tedeschi della bassa Sassonia e dello Schleswig-Holstein . Il governo austriaco ha proposto recentemente di accordare questo stesso diritto a livello nazionale. Il parlamento dovrebbe decidere nei prossimi mesi.
swissinfo e agenzie
Alla nascita dello Stato federale nel 1848 l’età minima per esercitare il diritto di voto era fissata a 20 anni.
Dal 1977 alcuni cantoni hanno abbassato il limite d’età a 18 anni.
A livello federale il popolo svizzero ha fatto altrettanto nel 1991.
Nel giro di pochi anni anche gli altri cantoni hanno approvato il diritto di voto sin dai 18 anni. L’ultimo in ordine di tempo è stato San Gallo nel 1992.
Da alcuni anni i giovani esponenti della sinistra puntano ad un ulteriore abbassamento di questo limite a 16 anni.
Anche a livello cantonale la discussione è in corso. Glarona è stato il primo ad approvarlo, domenica 6 maggio. A Berna il parlamento si esprimerà in merito durante il mese di giugno; l’ultima parola spetterà al popolo.
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