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Gli importatori di auto puntano sull’efficienza energetica

L'etichetta Energia, obbligatoria dal 2003, riporta il consumo e le emissioni di CO2 Keystone

Il consumo di carburante e l'efficienza energetica svolgono un ruolo secondario per chi acquista un veicolo in Svizzera. Gli importatori sperano in un cambio di tendenza e puntano sull'informazione.

Quattro anni fa, Auto Svizzera ha firmato con le autorità ambientali elvetiche un accordo per ridurre il consumo medio del parco automobilistico.

In Svizzera si presta poca attenzione al consumo di carburante al momento dell’acquisto di un veicolo nuovo.

Un’attitudine che secondo l’Associazione degli importatori svizzeri di automobili va cambiata, se si vuole raggiungere l’obiettivo di riduzione del consumo specifico di carburante fissato nel 2002.

«Per un successo durevole, la gente deve meglio capire l’importanza di tale obiettivo e partecipare attivamente», ha indicato martedì Auto Svizzera, rilanciando la sua piattaforma d’informazione denominata «Clever unterwegs» («Guida intelligente»).

«Un punto importante è la promozione dell’etichetta Energia», ha sottolineato l’associazione, in riferimento al fatto che soltanto una persona su tre è a conoscenza del marchio.

Inquinare di meno spendendo di più

Da un vasto studio del Politecnico federale di Zurigo – effettuato su richiesta di Auto Svizzera – risulta che per chi acquista un’auto nuova il consumo di carburante non rappresenta un elemento determinante, ma soltanto uno dei tanti aspetti considerati.

Il 60% degli acquirenti desidererebbe tuttavia essere maggiormente informato sull’efficienza energetica delle automobili. Molti sono persino disposti a spendere di più per le nuove tecnologie che consentono di migliorare il rendimento ecologico.

Per Auto Svizzera si tratta dunque di sensibilizzare i consumatori alla possibilità di ridurre il consumo di carburante – e dunque le emissioni di CO2 – senza per questo dover rinunciare alle prestazioni.

«Il rendimento energetico dovrebbe essere un criterio decisivo ad ogni acquisto», ha affermato il presidente Tony Wohlgensinger.

Strada giusta

Nell’accordo stipulato nel 2002, Auto Svizzera e il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) si sono impegnati a ridurre il consumo specifico delle nuove automobili a 6,4 litri per 100 km entro il 2008.

Tale obiettivo appare però lontano. Nel 2005 – si legge in una nota del Datec -il consumo medio dei veicoli nuovi è stato di 7,67 l/100 km, un valore del 7% più elevato del previsto.

«Lo sviluppo – ammette Wohlgensinger – non è così rapido come auspicato, ma ci muoviamo nella giusta direzione». Secondo lui, l’obiettivo intermedio non è stato raggiunto anche perché il peso medio delle automobili è aumentato.

«Il mercato e la tecnica offrono oggi delle automobili ad alto rendimento energetico, poco inquinanti e sicure», ha voluto ricordare Andreas Burgener, direttore di Auto Svizzera.

Dei 5’150 modelli che circolano nel paese, oltre 1’700 rientrano nella categoria d’energia A e B (consumo medio di 5,8 l/100 km).

swissinfo e agenzie

Le autorità elvetiche hanno adottato nel febbraio 2002 una convenzione che prevede una riduzione media del consumo specifico di carburante nelle vetture nuove del 3% all’anno.

L’obiettivo è di raggiungere un consumo di 6,4 l/100 km entro il 2008.

Secondo il decimo rapporto di Auto Svizzera, nel 2005 il consumo medio è stato di 7,67 l/100 km (7,82 l/100 km nel 2004).

Sebbene si tratti di una diminuzione dell’1,98% rispetto all’anno precedente, il valore è del 7% superiore all’obiettivo intermedio.

In Svizzera, l’acquirente tipo di automobili nuove ha 50 anni ed è di sesso maschile (indagine svolta su circa 5’000 persone)

Il 27% dei compratori hanno oltre 60 anni. La proporzione è destinata ad aumentare.

Il 55% ha indicato di aver preso in considerazione una sola marca automobilistica al momento dell’ultimo acquisto.

La scelta è condizionata dai costi e dall’utilizzo (il quale comprende aspetti quali la sicurezza, il comfort e il piacere di guidare).

Importanti sono pure il design e la marca.

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