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Guido Zäch condannato rinuncia al mandato in Parlamento

Nel mondo della paraplegia svizzera crolla un mito Keystone Archive

Il presidente della Fondazione svizzera per paraplegici è stato condannato a due anni di prigione senza la condizionale.

Il medico e deputato democristiano è stato riconosciuto colpevole di amministrazione infedele. Zäch ha indicato che intende lasciare il Parlamento.

Il processo al Tribunale correzionale di Basilea Città è durato tre settimane. Guido Zäch – personalità molto nota soprattutto nella Svizzera tedesca – medico, politico e anche colonnello nell’esercito, era accusato di aver dirottato fondi destinati alla Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) per scopi personali.

Oltre a scontare due anni di carcere, il 68enne Zäch dovrà pure pagare 56.500 franchi per le spese processuali. Secondo il Tribunale correzionale di Basilea Città, Zäch ha causato un danno patrimoniale di 29,4 milioni di franchi alla Fondazione.

Impossibile la condizionale

Il Tribunale ha accolto quattro dei dodici capi di imputazione formulati dall’accusa.

In qualità di presidente del consiglio di Fondazione della SPS, Zäch si è concesso arbitrariamente uno stipendio superiore al previsto, ha addebitato alla Fondazione le spese della villa presa in affitto a Zofingen (Argovia) pagando una pigione decisamente troppo bassa.

Ha inoltre investito fondi della SPS in due progetti alberghieri non redditizi favorendo in un caso un’amica della moglie e nell’altro un fratello e un nipote.

Nel motivare la sentenza, la presidente della Corte ha precisato che la lunghezza della pena è stata determinata dall’ammontare del danno finanziario recato alla Fondazione e dal fatto che i reati siano stati ripetutamente perpetrati.

Ciò ha reso impossibile scegliere una pena inferiore ai 18 mesi, che avrebbe permesso di concedergli la sospensione con la condizionale.

Abuso di potere

Zäch si è macchiato ripetutamente di abuso di potere, ha affermato la presidente della Corte: «l’imputato aveva difficoltà a distinguere tra sé e il suo operato».

Nelle sue azioni ha sempre favorito sé stesso o i propri famigliari e non ha mai lasciato che nel consiglio di fondazione vi fosse spazio all’opposizione.

Bisogna però riconoscere – ha aggiunto – che Zäch ha anche ottenuto numerose conquiste in favore dei disabili, tra cui quella dell’istituzione del Centro per paraplegici di Nottwil, rinomato a livello internazionale. Non siamo stati chiamati a giudicare tutto l’operato di Zäch: «Non tocca a noi essere Giudizio universale», ha concluso.

La procura pubblica basilese aveva accusato il consigliere nazionale di aver causato un danno patrimoniale di 61,9 milioni di franchi alla SPS ed aveva chiesto una pena di tre anni e nove mesi di reclusione.

L’imputato ha definito la sentenza del Tribunale correzionale di Basilea Città sbagliata, sproporzionata e sconcertante e ha annunciato che farà ricorso.

Dimissioni dal parlamento

Zäch era stato denunciato dal collega di parlamento ed ex-vicepresidente della SPS, il radicale Marc Suter. L’imputato aveva ribadito più volte durante i dibattimenti la sua innocenza e la difesa aveva chiesto di scagionarlo su tutta la linea.

Poco dopo l’annuncio della sentenza il Partito popolare democratico svizzero ha informato in una nota della decisione di Zäch di ritirarsi con effetto immediato dal Consiglio nazionale. «È una sentenza dolorosa, in quanto tocca Guido Zäch, un politico impegnato e benemerito», scrive il partito di Philipp Stähelin: «il PPD lo ringrazia quindi per il suo lavoro politico».

swissinfo e agenzie

Zäch è stato condannato a due anni di prigione;
Dovrà anche pagare circa 56.000 franchi di spese processuali;
Nel 2002 la sua Fondazione ha raccolto fondi per 52 milioni di franchi

Guido Zäch era accusato di aver danneggiato la Fondazione da lui stesso creata nel 1975, per quasi 62 milioni di franchi. Il tribunale ha riconosciuto un danno di 29,4 milioni.

In qualità di presidente del consiglio di Fondazione della SPS, Zäch si è concesso arbitrariamente uno stipendio superiore al previsto, ha addebitato alla Fondazione le spese della villa presa in affitto a Zofingen (Argovia) pagando una pigione decisamente troppo bassa.

Ha inoltre investito fondi della SPS in due progetti alberghieri non redditizi favorendo in un caso un’amica della moglie e nell’altro un fratello e un nipote.

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