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Hockey: Lions Zurigo in finale, Lugano ancora fuori

Una fase concirtata dell'incontro di giovedì sera alla Resega di Lugano con lo zurighese Alston che vola letteralmente al di spora del portiere bianconero Rüger Keystone

I Lions di Zurigo si sono aggiudicati l'accesso alla finale del massimo campionato di disco su ghiaccio elvetico a spese del Lugano.

Ancora una volta il Lugano è stato sconfitto dai “leoni”di Zurigo e quindi la finale del campionato svizzero 2001-2002 di hockey su ghiaccio – a partire da sabato – sarà tra il Davos e gli stessi zurighesi. I campioni svizzeri hanno espugnato la Resega col risultato di 4 a 5 e raggiungono così la terza finalissima consecutiva.

Finale tra Davos e Lions

Tre finalissime in tre anni e con altrettanti allenatori: lo Zurigo del presidente-mecenate Peter Frey si conferma squadra da play-off. Sulander, Jaks, Zeiter e Co. sono riusciti ad imporre la loro legge e si sono confermati la bestia nera del Lugano.

Jim Koleff, che dal 1999 (quando i bianconeri sconfissero l’mbrì nell’unica finale tutta ticinese della storia) ha sempre diretto la sua squadra in finale, pagherà ancora una volta per tutti, come avviene nella dura legge dello sport. Se una squadra non vince, a pagare è l’allenatore.

Comunque vada, sarà…doppietta

All’atto conclusivo dell’estenuante e lunga stagione hockeistica (che ha preso le mosse ad inizio settembre e si è concessa una pausa…olimpica) arrivano il Davos – primo in regular season – ed i Lions, che hanno concluso al quinto posto. I grigionesi di Arno del Curto, dopo aver splendidamente bissato il successo nella Coppa Spengler, potrebbero centrare l’en-plein in caso di vittoria del campionato.

A Davos lo scudetto manca dal 1985 e quindi i gialloblù avranno più…fame di successo: il trio straniero è sinonimo di spettacolo e Lars Weibel un portiere su cui contare.

I Leoni azzanneranno ancora?

Lo Zurigo, che durante la stagione regolare ha avuto parecchi problemi ed ha esonerato Larry Huras sostituendolo con Pekka Rautakallio, potrebbe ripetere la stagione scorsa. In gennaio si è assicurato il bis in Continental Cup (all’Hallenstadion) e quindi punta deciso allo scudetto, a maggior ragione adesso, sullo slancio dell’eliminazione ai danni del Lugano.

Certo che la politica in riva alla Limmat è particolare: la squadra non vince e allora si cambia l’allenatore, poi tornerà al successo. Dapprima Ruhnke, poi Huras e ora Rautakallio: Peter Frey riuscirà ad esonerare il terzo tecnico campione svizzero?

Ribaltone sul Ceresio

A Lugano cambierà sicuramente l’allenatore: Koleff tornerà a sedersi dietro la scrivania del team-manager, responsabile della campagna-acquisti? Difficile dirlo: forse soltanto l’ingaggio del suo amico Larry Huras potrebbe farlo tornare sui suoi passi. Un altro nome gettonatissimo per la successione di Big Jim, come è soprannominato Koleff dai tifosi, è quello di Serge Pelletier, ex tecnico del Friborgo-Gotteron.

Certo è che la prossima dovrà essere la stagione del rilancio per un club come il Lugano, che non può permettersi quattro stagione senza il titolo svizzero.

Ad Ambrì la squadra è già stata tracciata, con l’arrivo di alcuni giovani di belle speranze (Breitbach) e giocatori esperti come Rauch o Fust. Continua intanto la raccolta fondi per salvare il club biancoblù: dopo Pasqua si saprà quanti soldi mancano per raggiungere l’obiettivo dei 250 mila franchi.

Filippo Frizzi, Lugano

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