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I cinque dossier più importanti della sessione estiva

persone in un aula di un parlamento
Sono diversi i temi caldi di cui si dovrà occupare il Consiglio nazionale. © Keystone / Alessandro Della Valle

Esportazioni di armi, Credit Suisse e ampliamento delle autostrade: il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno in agenda diversi temi interessanti nella penultima sessione prima delle elezioni.

Il Parlamento si riunisce a Berna dal 30 maggio al 16 giugno per la sessione estiva. Una panoramica di cinque importanti punti all’ordine del giorno.

Guerra di parole sul materiale bellico

La Commissione per la politica di sicurezza del Consiglio nazionale vuole rivendere alla Germania 25 carri armati Leopard dismessi dell’Esercito svizzero. Il Consiglio nazionale deciderà, durante il dibattito sul “Messaggio sull’esercito 2023”, se i carri armati saranno “smantellati”, condizione necessaria per la rivendita. Entrambe le Camere stanno inoltre discutendo proposte per consentire ad altri Paesi di esportare materiale bellico acquistato in Svizzera.

Semaforo verde per la Commissione d’inchiesta?

Gli uffici del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati concordano sulla necessità di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) per far luce sull’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Prima che la CPI possa iniziare il suo lavoro, tuttavia, entrambe le Camere devono dare il loro avallo nel corso della sessione.

Via libera a più autostrade

Il Consiglio federale chiede al Parlamento quasi 12 miliardi di franchi per cinque progetti di ampliamento della rete stradale nazionale, da realizzare entro il 2030. Inoltre, altri nove miliardi di franchi saranno spesi per la manutenzione e la gestione delle autostrade esistenti tra il 2024 e il 2027. Malgrado l’opposizione della sinistra, che voleva rinviare il progetto al Governo incaricandolo di tener conto con più forza degli obiettivi della Confederazione in materia di politica ambientale, la maggioranza del Consiglio nazionale ha approvato martedì praticamente tutte le richieste. Sul dossier deve ora esprimersi il Consiglio degli Stati.

Il Parlamento fa vento

Dopo l’offensiva solare arriva quella eolica. Entrambe le Camere del Parlamento vogliono approvare una legge urgente per accelerare i progetti di parchi eolici già in stadio avanzato. La legge darebbe ai Cantoni l’autorità di dare l’approvazione finale a tali progetti. A differenza del Consiglio nazionale, tuttavia, la Commissione per l’ambiente del Consiglio degli Stati vuole promuovere solo i progetti già approvati dai comuni di ubicazione.

Altri sviluppi

La gioventù deve aspettare

L’età minima per votare alle elezioni federali deve rimanere di 18 anni. La Commissione delle istituzioni politiche chiede al Consiglio nazionale di respingere una proposta di legge che abbasserebbe l’età a 16 anni. A suo avviso non ha senso sostenere una proposta di legge che non è appoggiata né dalla maggioranza dei Cantoni né dalla maggioranza della popolazione, come dimostrano i referendum cantonali. Una minoranza si batte per l’età di voto dai 16 anni argomentando che i giovani e le giovani sono fortemente influenzati dalle decisioni politiche a lungo termine.

Traduzione e adattamento di Daniele Mariani

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