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I robot sono tra di noi

Un robot addetto alle pulizie che dovrebbe aiutarci nei lavori domestici. voronoi.sbp.ri.cmu.edu

Le ricerche sui sistemi intelligenti compiono "piccoli" passi da gigante. Le nuove tecnologie presentate alla conferenza internazionale IROS di Losanna.

Se non nelle nostre case, i robot sono già entrati in numerosi altri ambiti della vita quotidiana.

Ancora poche decine di anni fa, si immaginava che nel 2000 saremmo stati attorniati da schiere di piccoli robot, dalle apparenze in qualche modo umane. Sarebbero stati a nostra disposizione in ogni casa, togliendoci le incombenze più fastidiose e ingrate.

Nel 2002, questo sogno – o incubo – sembra ancora una realtà molto lontana. Tocca ancora a noi fare le pulizie domestiche e nessun “automa tuttofare” ci permette di passare intere giornate sdraiati su una poltrona.

Eppure, anche se non assomigliano a piccoli esseri umani con le luci che lampeggiano sulla testa, i robot si sono già “infiltrati” sul nostro pianeta, senza che quasi ce ne accorgessimo. Sono già al nostro servizio nel mondo del lavoro, nel settore dei trasporti, negli ospedali e via dicendo.

I progressi della robotica sono stati presentati questa settimana alla Conferenza internazionale sui robot e i sistemi intelligenti (IROS 2002), tenuta a Losanna. Organizzata dall’Istituto di Ingegneria elettrica ed elettronica (IEEE), la 15esima edizione di questa conferenza ha attirato circa 800 specialisti provenienti da tutto il mondo.

Campionato del mondo dei robot per le pulizie

La robotica ha compiuto qualche passo da gigante negli ultimi anni, ma ha ancora davanti a se una lunghissima strada. Lo dimostra proprio il concorso tra gli automi creati per la pulizia dei pavimenti e dei vetri, organizzato al Politecnico federale di Losanna, che ospitava la conferenza.

Definito ironicamente il “1° Campionato del mondo dei robot per le pulizie”, il concorso ha infatti evidenziato le capacità, ma anche i limiti di questi apparecchi. La sfida è stata raccolta da una quindicina di facoltà di ingegneria ed elettronica di vari paesi, che hanno lanciato i loro prototipi in un recinto di 40 m2 arredato con mobili da salotto.

Più simili ad aspirapolveri che non a umanoidi, i robot per la pulizia dei pavimenti costituiscono effettivamente dei piccoli gioielli della tecnica, con tanto di rotelle, lampadine e sensori. Ma se fossero delle persone assunte per questo compito, almeno 9 su 10 di loro verrebbero licenziati dopo poche ore.

Sono, ad esempio, ancora incapaci di aspirare la polvere che si trova sotto qualsiasi mobile e “rimbalzano” da una parte e dall’altra non appena il percorso si fa un po’ più stretto e difficile. In pratica, potrebbero forse offrire prestazioni soddisfacenti in un locale completamente vuoto – cosa che non capita di avere sovente a casa propria.

L’eccezione dei tosaerba

Anche se ancora molto imperfetti, i primi modelli di automi per le pulizie sono già stati comunque commercializzati. Il mercato dei servizi di pulizie fa gola a numerose ditte: nella sola Europa raggiunge un fatturato di 50 miliardi di euro.

In attesa di prototipi migliori in questo ambito, finora soltanto i robot tosaerba sono riusciti ad entrare con un discreto successo in molte case o, meglio, in molti giardini. Rispetto agli automi per le pulizie, possono muoversi quasi sempre in uno spazio più grande e meno articolato.

Questi apparecchi, ancora piuttosto costosi, funzionano generalmente ad energia solare: ciò permette perlomeno di assorbire senza costi energetici particolari i continui spostamenti alla cieca dei robot, che si muovono spesso sullo stesso posto.

Più stupidi delle oche

“I robot vogliono diventare più intelligenti degli uomini, ma intanto sono più stupidi delle oche” ha affermato un rappresentante della razza umana, probabilmente contento dei difetti e delle difficoltà che incontrano ancora i “potenziali concorrenti”. Avversari, o alleati, che in ogni caso non vanno sottovalutati.

“Probabilmente ci vorranno ancora 100 anni prima di poter disporre di robot polivalenti e veramente utili per i lavori domestici”, ritiene il professor Roland Siegwart, presidente della conferenza IROS 02 e docente di sistemi e robot intelligenti al Politecnico di Losanna. “Ma moltissimi apparecchi che utilizziamo oggigiorno sono dotati di sistemi intelligenti, senza che ce ne rendiamo conto”.

Effettivamente questi sistemi sono già impiegati in diversi settori. Pensiamo soltanto ai trasporti: dalle metropolitane che funzionano senza pilota ai dispositivi ABS delle più comuni automobili.

Il successo dei robot è stato particolarmente grande in campo industriale, dove numerose attività di produzione vengono assicurate da questi marchingegni. In alcune industrie automobilistiche, ad esempio, oltre il 90% delle operazioni vengono affidate ai sistemi intelligenti.

Ambiente domestico troppo complesso

A Losanna, decine di ricercatori hanno presentato i frutti delle loro sperimentazioni su sistemi intelligenti destinati, quasi esclusivamente, a settori specializzati o industriali – e non direttamente al grande pubblico. Anche se può apparire paradossale, è ancora oggi molto più difficile mettere a punto dei robot per scopi domestici.

Il nostro mondo casalingo è assai più complicato di quanto possiamo pensare. “A livello industriale, i sistemi intelligenti sono chiamati a compiere generalmente operazioni piuttosto meccaniche in un ambiente fortemente strutturato” spiega Roland Siegwart.

“Un robot per le pulizie domestiche si trova invece a dover affrontare un mondo molto meno strutturato e quindi più complesso”. Può sembrare incredibile, ma i robot dovranno diventare veramente intelligenti per poter eseguire i nostri più banali lavori casalinghi.

Armando Mombelli, swissinfo

La 15esima Conferenza internazionale IROS ha riunito oltre 800 specialisti di robotica a Losanna.
12 istituti di ingegneria e elettronica hanno partecipato al 1° concorso internazionale di robot per le pulizie domestiche.

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