Il buon andamento dell'economia toglie insegnanti alla scuola
In diversi Cantoni si profila una penuria di insegnanti. Allettanti offerte dal mondo dell'economia nonché la crescente pressione a cui vengono sottoposti in classe spingono molti insegnanti a lasciare la scuola.
"La situazione è seria", indica Heinz Weber dell'Associazione insegnanti svizzeri (EHC). "La stima esatta della penuria di docenti potrà tuttavia essere fatta solo dopo Pasqua, una volta scaduto il termine ufficiale della disdetta del contratto nella maggior parte dei Cantoni." L'ECH esige dunque un buon salario contro lo svolgimento di un buon lavoro, per Heinz Weber, secondo cui "il supplementare deteriorarsi delle condizioni di lavoro altro non farebbe che aggravare la fuga degli insegnanti e diminuire la qualità dell'insegnamento.
"Quando l'economia tira gli insegnanti scarseggiano: è una tendenza ben conosciuta", viene spiegato alla Conferenza svizzera dei direttori cantonali dell'istruzione pubblica (CDIP), consapevoli del fatto che diversi altri settori offrono salari più accattivanti e prospettive migliori, interessanti al punto da spingere i docenti a cambiare mestiere.
Non c'è una soluzione immediata per arginare un fenomeno ciclico e per trovare subito nuovi insegnanti: l'ECH prevede il lancio di una campagna nazionale per rivalutare l'importanza del mestiere. Quest'anno, nel Canton Berna, si sono registrate solo 269 iscrizioni sulle 760 attese per la formazione di maestri, ad esempio. Il termine è stato prolungato e la pubblicità intensificata. Sono inoltre stati proposti corsi per reintegrare ex insegnanti. Il Canton Argovia, dal canto suo, è stato costretto a cercare docenti, tramite annunci, nella Germania del Sud.
swissinfo e agenzie

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