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Il continente critico a Firenze

A Firenze si prosegue sulla via imboccata a Porto Alegre Keystone

Tra il 6 e il 10 novembre si tiene a Firenze il Forum sociale europeo, versione continentale del vertice mondiale di Porto Alegre.

Tra gli oltre 18’000 delegati, anche 150 rappresentanti svizzeri per discutere di segreto bancario e Forum di Davos.

Seguendo l’indicazione scaturita dal forum sociale mondiale, tenutosi nella città brasiliana di Porto Alegre nel febbraio scorso, i movimenti e le organizzazioni europee che si riconoscono nella critica alla globalizzazione si sono dati appuntamento a Firenze.

La candidatura di Firenze, sostenuta a Porto Alegre dallo stesso presidente della Regione Toscana Claudio Martini (dei Democratici di sinistra), è stata preferita a quelle di Francia e Grecia, non da ultimo per la forza del cosiddetto movimento “no global” in Italia e per la sua capacità di mobilitazione già dimostrata in occasione delle manifestazioni contro il G8 a Genova nell’estate 2001.

L’incontro nel capoluogo toscano – strutturato in 18 conferenze, 150 seminari e svariati workshops dedicati a temi quali il futuro dell’Unione europea, le privatizzazioni, i diritti umani, il terrorismo, la guerra – si concluderà sabato con una grande manifestazione contro la guerra in Iraq, a cui potrebbero partecipare alcune centinaia di migliaia di persone.

La partecipazione svizzera

A quello che si presenta come il più grande convegno della società civile nella storia europea, la Svizzera parteciperà con una folta delegazione, in rappresentanza di organizzazioni non governative, sindacati e partiti, tra cui Attac Svizzera, la Dichiarazione di Berna, il sindacato della comunicazione Comedia, il Gruppo per una Svizzera senza esercito, la Comunità di lavoro delle organizzazioni per l’aiuto allo sviluppo.

“Per me il forum di Firenze ha tre obiettivi”, dice Alessandro Pelizzari, di Attac Svizzera. “Prima di tutto è un luogo simbolico, che dà identità a un movimento molto variegato. Ma si cercherà anche di discutere realmente di alternative e di confrontare idee e progetti diversi. È una discussione già iniziata a Porto Alegre”.

“Inoltre – prosegue Pelizzari – sarà anche un luogo per coordinare concretamente le prossime campagne. Per noi in Svizzera la cosa più importante nei prossimi mesi sarà la mobilitazione contro il World economic forum a Davos. A Firenze vorremmo creare una rete europea contro il WEF.”

Privatizzazioni e segreto bancario tra i temi in discussione

Attac Svizzera, insieme ad altri gruppi svizzeri ed europei, ha partecipato all’organizzazione di cinque seminari, di cui uno dedicato alla privatizzazione dei servizi pubblici. “Un tema che è stato al centro delle nostre campagne in Svizzera”, dice Pelizzari.

Altro tema al centro dell’impegno svizzero a Firenze, è quello dell’evasione fiscale e del segreto bancario. Due seminari sono dedicati a questioni fiscali, e oltre ad Attac, vi partecipano la Dichiarazione di Berna e la Comunità di lavoro delle organizzazioni per l’aiuto allo sviluppo.

“Per noi è molto importante – osserva Pelizzari – mostrare ai nostri partner europei che c’è una campagna anche in Svizzera contro il segreto bancario. Il tema è molto sentito altrove in Europa, non da ultimo in relazione alle nuove trattative bilaterali tra Svizzera e Unione europea.”

Le organizzazioni svizzere sono inoltre coinvolte nell’organizzazione di seminari sulle relazioni tra globalizzazione e militarizzazione, sul ruolo delle multinazionali (in particolare la Nestlé) in Colombia e, appunto, sul Forum economico mondiale di Davos.

Andrea Tognina, swissinfo

Il primo Forum sociale europeo si tiene a Firenze, nella Fortezza da Basso, tra il 6 e il 10 novembre 2002. Sono previste 18 conferenze e 150 seminari su vari temi, oltre a numerosi workshops, concerti e spettacoli. L’incontro si concluderà sabato con una manifestazione contro la guerra in Iraq. In occasione del forum le autorità italiane hanno sospeso gli accordi di Schengen, ripristinando i controlli alle frontiere tra l’Italia e i paesi dell’Ue.

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