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Il finanziere Behring in detenzione preventiva

Dieter Behring in agosto, quando annunciò la vendita delle sue attività Keystone

La procura di Basilea città ha deciso che Dieter Behring, accusato di aver truffato i suoi clienti per centinaia di milioni di franchi, rimarrà in carcere per almeno quattro settimane.

Per le indagini sarà necessario ottenere la collaborazione internazionale. Intanto si fanno vive le prime vittime di Behring.

La procura pubblica di Basilea ha rilasciato due delle quattro persone arrestate martedì in relazione alle indagini sulle attività finanziarie di Dieter Behring. Lo stesso Behring rimarrà invece in carcere preventivo, perlomeno per le prossime quattro settimane. Sulla sorte del quarto collaboratore ancora non è stata presa una decisione definitiva.

Il giudice ha giustificato il mese di detenzione preventiva con il rischio d’inquinamento delle prove. Markus Melzl, portavoce della procura, ha indicato che la detenzione di Behring potrebbe essere prolungata ulteriormente, a dipendenza delle esigenze dell’inchiesta.

Denunce

Mercoledì si sono presentati alla magistratura i primi clienti di Behring che ritengono di essere stati danneggiati dalle attività del finanziere: a tutti, ha affermato Melzl, è stato consigliato di inoltrare una denuncia penale.

Gli investitori erano stati attirati dalla promessa di realizzare dei guadagni consistenti e sicuri, grazie ad un programma informatico d’analisi dell’andamento della borsa sviluppato da Dieter Behring.

Indagini internazionali

Martedì erano state operate perquisizioni in diverse sedi di società e domicili privati nei cantoni di Basilea Città, Zurigo, Zugo e Argovia, sospettate di essere in coinvolte nel sistema di investimenti proposti da Behring.

Il finanziere, secondo la procura basilese, avrebbe ordito una mega truffa, per un ammontare di centinaia di milioni di franchi.

Prima inciampato, ora caduto

Negli ultimi mesi, il 49enne Behring aveva fatto parlare di sé per le sue attività finanziarie poco trasparenti.

In agosto, la vendita delle sue holding Schönkind e Swisspulse a degli investitori si è conclusa con un buco nell’acqua. La commissione federale delle banche ha inoltre ordinato la liquidazione del suo istituto bancario Redsafe.

All’epoca il finanziere aveva assicurato che tutti gli investitori avrebbero riavuto il loro denaro. Behring sosteneva di essere al centro di una campagna diffamatoria. Ma poi i milioni che sembrano svaniti nel nulla gli sono stati fatali e Behring è finito in manette.

swissinfo e agenzie

Il 25 agosto Behring annuncia la vendita delle sue società ad uno sconosciuto gruppo inglese (London Finance Group). La vendita non va in porto.
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Il finanziere Dieter Behring è sospettato di truffa. Tratto in arresto dalla procura di Basilea Città, Behring dovrà rimanere in detenzione preventiva per almeno un mese.

La procura ritiene che la truffa ammonti a centinaia di milioni di franchi.

Behring aveva sviluppato un programma d’investimenti che prometteva ai clienti rendite favolose.

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