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Il futuro delle regioni alpine rimesso in discussione

L'altopiano grigionese della Greina nel settembre del 1998 Keystone

Le regioni alpine della Svizzera potrebbero meglio valorizzare il loro paesaggio. Uno studio indica però che il destino di molte zone rimane legato ai contributi federali.

Per i ricercatori, i pericoli di un esodo dalle regioni periferiche devono essere oggetto di una discussione aperta.

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Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS)

Questo contenuto è stato pubblicato al L’FNS è un’organizzazione privata, finanziata in gran parte dal Governo, che promuove la ricerca scientifica in Svizzera. Finanzia studi in tutte le discipline, dalla filosofia alla biologia, dalla nanotecnologia alla medicina. Il compito principale dell’FNS è di valutare i progetti che gli vengono sottoposti e di eventualmente finanziarli. Ogni anno sovvenziona circa 7’000 ricercatori, 5’000…

Di più Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS)

Il paesaggio e la sua salvaguardia offrono delle opportunità economiche alle regioni alpine. Alcune zone dispongono però di un potenziale limitato, ciò che potrebbe nuocere alla loro sostenibilità.

È questo il quadro che emerge da uno studio del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica presentato giovedì a Flims (Grigioni).

Potenziale da sfruttare

Lo studio del Programma nazionale di ricerca 48 (PNR 48), ha cercato di dare una risposta a due domande: la prima incentrata sul valore dei paesaggi alpini, la seconda riguardante i modi per sfruttare questo patrimonio in modo da generare un reddito.

Secondo i ricercatori, oggi il potenziale non è ancora completamente sfruttato: si tratta di migliorare il turismo, intensificare lo sfruttamento delle energie rinnovabili (acqua, legno o vento) e accrescere la commercializzazione degli articoli e dei servizi prodotti dall’economia.

È vero – ammette lo studio – che la concorrenza è grande e le nicchie di mercato sono sempre più difficili da trovare, ma rinnovando l’offerta è sempre possibile conquistare nuovi clienti.

Per sfruttare il paesaggio in modo ideale, il PNR 48 suggerisce di far dipendere maggiormente i versamenti alle popolazioni alpine da alcuni obiettivi ecologici. Così facendo si creerebbero degli incentivi per evitare uno sviluppo inadeguato e delle eccedenze di prodotti agricoli.

Turismo ed agricoltura

Sempre secondo lo studio, i tempi sono soprattutto difficili per il turismo, in particolare per le zone lontane dagli agglomerati.

In queste regioni l’apertura di parchi naturali potrebbe presentare nuove prospettive. Occorre però completare le offerte tradizionali con prestazioni di nuovo tipo, come ad esempio parchi a tema o possibilità attraenti per il cosiddetto «turismo dolce».

In molti casi la protezione del paesaggio naturale genera un vantaggio importante sul piano economico, ma le somme offerte a chi rinuncia al suo sfruttamento sono spesso limitate. Nuove forme di finanziamento potrebbero essere introdotte creando ad esempio un fondo di sviluppo.

L’agricoltura – puntualizzano i ricercatori – rimane un importante pilastro della protezione del paesaggio, ma rischia di generare redditi insufficienti. Il bosco dovrebbe inoltre continuare la sua espansione sull’arco alpino.

Reddito montano sotto la media

A livello federale, la nuova perequazione finanziaria crea una buona base per le regioni alpine, sebbene sia ancora possibile migliorare il coordinamento fra le diverse strategie di politica regionale.

Lo studio mette in guardia sul fatto che, nonostante alcune promettenti evoluzioni, numerose regioni alpine continueranno a dipendere anche in futuro da un sostegno diretto.

Se non beneficiasse dei versamenti di compensazione nell’ambito della perequazione finanziaria, del sistema fiscale o di vari tipi di sovvenzioni, il reddito della popolazione delle regioni montane sarebbe infatti del 31% inferiore alla media svizzera. Con i sostegni diretti la differenza rimane grande, sebbene più contenuta (21%).

Esodo montano

La misura in cui occorra mantenere popolate tutte le vallate attualmente abitate è e rimane una scelta politica.

I pericoli e le opportunità di un abbandono completo di queste aree remote devono tuttavia essere oggetto di una discussione aperta, che implichi maggiormente le persone in questione, conclude la ricerca.

swissinfo e agenzie

Il mandato del Programma nazionale di ricerca 48 “Paesaggi e habitat dell’arco alpino” prevede di acquisire le conoscenze adeguate in vista di uno sviluppo del paesaggio che corrisponda alla domanda sociale e che sia economicamente sostenibile e politicamente realizzabile.

I risultati della ricerca devono permettere di definire: le cause endogene ed esogene dell’evoluzione del paesaggio, le esigenze e le norme per un suo sviluppo durevole e le possibilità d’intervento in ambito politico.

Nel 2005 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il suo messaggio sulla Nuova politica regionale (NPR).

Essa è incentrata sulla promozione delle regioni di montagna, delle altre aree rurali e delle regioni periferiche intese come piazze economiche.

Per il finanziamento della NPR il Consiglio federale propone la creazione di un fondo per lo sviluppo regionale.

La legge federale sulla NPR è stata approvata giovedì dal Consiglio nazionale (Camera del popolo). Sussistono tuttavia ancora alcune divergenze con il Consiglio degli Stati.

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