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Il governo vuole ridurre di un quinto il CO2

Il Consiglio federale ha approvato un catalogo di misure destinate a far diminuire di almeno il 20% le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020, rispetto ai valori del 1990. Il progetto di revisione della legge sul CO2 passa ora nelle mani del parlamento.

Per raggiungere l’obiettivo fissato, il governo propone di mantenere la tassa sul CO2 applicata ai combustibili, pari a 36 franchi per tonnellata di anidride carbonica. Le aziende potranno continuare a chiedere l’esenzione dalla tassa, purché si impegnino con la Confederazione a ridurre le loro emissioni. Solo se gli obiettivi di riduzione di un quinto delle emissioni di gas ad effetto serra non potranno essere raggiunti in altro modo, la tassa potrà essere applicata ai carburanti, ha ricordato mercoledì Moritz Leuenberger, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berna.

Agli occhi del governo, il nuovo progetto di legge dovrebbe servire tra l’altro da controprogetto indiretto all’iniziativa popolare “per un clima sano”. Quest’ultima chiede una diminuzione delle emissioni di almeno il 30% entro il 2020, ottenuta unicamente attraverso l’adozione di misure all’interno del paese. Lo scopo è di limitare a lungo termine il riscaldamento climatico a un massimo di due gradi centigradi rispetto al livello preindustriale.

Il governo, ha spiegato Moritz Leuenberger, ritiene che l’iniziativa popolare non offra la necessaria flessibilità. Il consigliere federale ha inoltre precisato che la Svizzera è disposta ad aumentare l’obiettivo di riduzione al 30%, ma solo qualora la Conferenza dell’Onu sul clima di Copenaghen di dicembre dovesse prevedere uno sforzo di riduzione maggiore. L’attuale legge sul CO2 è valida fino al 2012 e deve quindi essere aggiornata per il periodo a partire dal 2013.

swissinfo.ch e agenzie

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