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Il gruppo chimico basilese Ciba sopprimerà 2’500 impieghi

Il patron della Ciba Armin Meyer mentre commenta giovedì i risultati semestrali del gruppo Keystone

I tagli avverranno entro il 2009 e riguarderanno anche la Svizzera, dove saranno soppressi 350 posti di lavoro. La ristrutturazione – la quarta in cinque anni – permetterà risparmi annui di 400-500 milioni di franchi.

Intanto, nel primo semestre il fatturato del gruppo Ciba Specialità Chimiche è progredito del 9% a 3,825 miliardi di franchi, mentre l’utile è sceso del 4% a 95 milioni.

La ristrutturazione annunciata giovedì mattina sarà realizzata principalmente attraverso le normali fluttuazioni del personale (partenze volontarie, pensionamenti), ma ci saranno anche dei licenziamenti.

Il programma di tagli riguarda un sesto degli effettivi di Ciba SC (che dispone di circa 15’000 collaboratori in tutto il mondo) e, spiegano i vertici del gruppo, è dovuto alle difficoltà causate dal forte aumento dei prezzi delle materie prime.

La soppressione d’impieghi riguarderà in primo luogo gli stabilimenti europei ed americani del gruppo.

Questi tagli non sono una sorpresa. La necessità di una nuova ristrutturazione era già stata ventilata lo scorso 27 aprile. Il piano era stato denominato “Operazione Agenda”.

“Tagli più ampi del previsto”

„Le intenzioni di Ciba sono giuste e necessarie”, dice a swissinfo Alexandre Pasini, analista presso la banca Lombard Odier.

“La quarta ristrutturazione in cinque anni fa parte di un processo continuo. Nel settore chimico esistono al momento importanti pressioni strutturali: occorre ridurre i costi per restare competitivi”, aggiunge Pasini, secondo il quale il potere delle aziende nei confronti di fornitori o dei clienti è limitato.

“Sono tuttavia piuttosto sorpreso dall’entità dei tagli, che riguardano il 17% della forza lavoro. È più di quello che mi aspettavo”, conclude l’analista.

La Borsa svizzera ha reagito positivamente all’annuncio: durante la giornata di giovedì, il titolo ha infatti guadagnato oltre il 9%.

Sindacati contrariati

Reagendo ai piani di Ciba SC, il sindacato Unia esprime seri dubbi sul fatto che la soppressione di 2’500 posti di lavoro si rivelerà utile all’azienda e porterà a reali miglioramenti.

Ad ogni modo non ci dovrà essere alcun licenziamento, afferma in una nota. Se la Ciba vuole essere innovativa, prosegue il sindacato, deve farlo con i lavoratori e non senza di essi.

Ma, secondo Unia, l’azienda si è giocata la sua credibilità: occorre fare piazza pulita e i manager che hanno compiuto errori devono andarsene, ammonisce il sindacato.

Ottimismo per il 2006

La ristrutturazione è stata annunciata in contemporanea ai risultati del 1. semestre, che, nonostante un aumento della domanda nel secondo trimestre, fanno figurare un calo dell’utile netto a 95 milioni di franchi contro i 99 milioni di un anno fa.

Durante il periodo in rassegna, il fatturato netto è progredito del 9% (6% nelle valute locali), a 3,29 miliardi di franchi.

Per l’insieme dell’esercizio in corso, e tenuto conto di una domanda che continua a tendere al rialzo, Ciba SC prevede un utile superiore a quello dell’anno scorso.

swissinfo e agenzie

La Ciba Specialità Chimiche è una delle tre aziende nate dalla fusione, avvenuta nel 1996, di Ciba-Geigy e Sandoz. Le altre sono Novartis (prodotti farmaceutici) e Syngenta (prodotti per l’agricoltura).

Il gruppo fabbrica in particolare sostanze che servono a proteggere e a migliorare i prodotti realizzati dall’industria della plastica, dell’automobile, dell’edilizia…

La Ciba SC dispone di 69 siti industriali in 22 paesi e 15 centri di ricerca in 12 Stati.

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