Il prezzo unico dei libri potrebbe diventare realtà
Il principio di una regolamentazione del mercato del libro è stato approvato in una commissione parlamentare. A sostegno di questa idea, i librai romandi indipendenti avevano svuotato le loro vetrine.
Nella Svizzera tedesca, dove è applicato un accordo sui prezzi fra professionisti del settore, il problema è meno pressante.
L’80% dei libri venduti in Svizzera sono importati.
Nella Svizzera romanda, l’aumento di prezzo praticata dai dettaglianti oscilla fra il 20% e il 40%. Nella Svizzera tedesca questo aumento si aggira invece attorno al 10%.
Nella Svizzera romanda gli sconti sui prezzi di vendita praticati dalle grandi librerie possono raggiungere il 20%.
In Francia questi sconti sono limitati al 5%.
In Francia, Austria, Spagna, Grecia e Portogallo questo sistema è stato introdotto per via legislativa. In Germania, Danimarca, Olanda e Lussemburgo invece risulta da un accordo fra librai e editori.
In Belgio, Finlandia, Irlanda, Inghilterra, Italia e Svezia il sistema del prezzo unico non è in vigore.
Nel 1998, la Commissione europea ha valutato come conforme alle normative europee sulla concorrenza il sistema contrattuale o legislativo del prezzo unico del libro a livello nazionale.
In Svizzera il mercato del libro non è più regolato dal 1991.
Prima di questa data, il prezzo unico del libro era ammesso in virtù di una deroga obbligatoria alla legge sui cartelli.
Nel 2004, l’ex deputato Jean-Philippe Maitre ha presentato un’iniziativa volta a reintrodurre nuovamente una regolamentazione sul prezzo del libro.
Nel giugno del 2006 il Consiglio federale ha approvato un rapporto nel quale la situazione del mercato del libro è giudicato «sano e stabile».
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