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Il ritorno tra i protagonisti dello sci elvetico

Porta dopo porta, Didier Cuche ha aperto quella del successo Keystone

Riuniti a Veysonnaz per i campionati svizzeri, gli sciatori rossocrociati chiudono questo fine settimana quella che è stata una vera e propria «stagione della rinascita».

Grazie soprattutto a Didier Cuche, la squadra maschile è tornata a giocare un ruolo di primo piano nel circo bianco. Le donne, per il momento, sono ancora lontane dai grandi successi.

«Questa è stata veramente la stagione della rinascita dello sci elvetico! È la prima volta che possiamo affermare di aver superato tutte le attese, anche le più ottimiste», afferma Patrice Morisod, allenatore del gruppo della squadra maschile che si dedica alle discipline veloci.

Il vallesano sente ancora il gusto dei successi portati a casa dagli sciatori elvetici nel corso di una stagione che agli appuntamenti di Coppa del mondo ha aggiunto le gare dei Mondiali di Are, in Svezia.

Il ritorno di Didier Cuche

La stagione di rinascita dello sci elvetico va di pari passo con il ritorno in grande stile di Didier Cuche. Operato ad un ginocchio due anni or sono dopo una caduta ad Adelboden, il neocastellano rischiava di dover appendere gli scarponi al chiodo.

Ma a forza di lavoro e di volontà è riuscito a ripartire, disputando la dodicesima e miglior stagione della sua carriera.

«Dopo un incidente di quella portata, avevamo stabilito per Didier degli obiettivi piuttosto modesti, così che potesse correre senza troppe pressioni. Evidentemente ciò gli ha permesso di sciare in piena libertà e di vivere una stagione fantastica», scherza Patrice Morisod.

Medaglia di bronzo in slalom gigante ai mondiali di Are, Didier Cuche si è aggiudicato anche la Coppa del mondo di discesa. Era dal 2003 – quando Michael von Grünigen vinse la coppa per il gigante – che uno svizzero non riusciva ad issarsi al primo posto di una delle classifiche di specialità. Per la discesa, poi, bisogna andare indietro fino al 1993 e al successo di Franz Heinzer.

Giovani lupi

Seguendo le orme del loro capofila, anche due giovani come Marc Berthod e Daniel Albrecht si sono illustrati ai più alti livelli ed hanno aiutato lo sci svizzero a risollevare la testa dopo anni di difficoltà.

Berthod è riuscito a lasciare un segno importante nella stagione di Coppa del mondo vincendo una delle gare più antiche del circuito: lo slalom di Adelboden. Si è trattato di un vero e proprio exploit, perché al termine della prima manche, il grigionese era solo 27esimo. Berthod è poi salito sul podio anche ai mondiali di Are, conquistando il bronzo nella supercombinata.

L’altra rivelazione della stagione è stato Daniel Albrecht, letteralmente esploso ai campionati del mondo. In Svezia, oltre all’argento in gigante, il vallesano ha conquistato l’unico oro elvetico, quello nella supercombinata.

Il bilancio 2007 della squadra è stato arrotondato anche dagli ottimi risultati di Bruno Kernen, Ambrosi Hoffman, Didier Défago e Silvan Zurbriggen.

Squadra femminile ancora in ritardo

Dal canto suo, la squadra femminile non è riuscita a bissare i successi di quella maschile ed ha portato a casa un bilancio in chiaroscuro. Allenate da Huges Ansermoz, le ragazze hanno mostrato delle belle prestazioni, ma sono salite solo due volte su un podio di Coppa del mondo.

I mondiali di Are sono serviti soprattutto per permettere alle più giovani di fare esperienza. «Effettivamente in campo femminile ci sono più problemi, soprattutto nelle discipline tecniche», osserva Morisod. «Per quanto riguarda la discesa e il supergigante, quello che manca è una capofila che trascini le altre. Ma è incoraggiante vedere che ci sono delle giovani capaci di ottenere dei buoni risultati».

«Poi, per quanto riguarda le nuove leve, si sta facendo un lavoro importante per professionalizzare le strutture e questo mi fa ben sperare», conclude Morisod.

swissinfo, Mathias Froidevaux
(traduzione, Doris Lucini)

Nella stagione 2006/2007 di Coppa del mondo, gli sciatori svizzeri sono saliti 14 volte sul podio, in due occasioni si è trattato del gradino più alto. Nel corso della stagione precedente, i piazzamenti tra i primi tre erano stati solo due.

Ai mondiali di Are la Svizzera ha conquistato sei medaglie: oro e bronzo nella combinata (Albrecht e Berthod), argento e bronzo nel gigante (Albrecht e Cuche), bronzo in supergigante (Kernen) e bronzo nella competizione a squadre.

In campo femminile il bilancio è meno positivo e si limita ai due podi in Coppa del mondo conquistati da Dominique Gisin e Martina Schild. Questi risultati hanno portato Fritz Züger, allenatore della squadra femminile di combinata, alle dimissioni.

Nel settore delle nuove leve, la federazione svizzera di sci Swiss-Ski ha potuto assicurarsi il sostegno della Oerlikon, azienda attiva nel settore delle tecnologie di punta, che metterà a disposizione dei giovani 1,4 milioni di franchi per i prossimi cinque anni. Attivo in favore delle nuove leve è anche l’ex campione del mondo e olimpico Pirmin Zurbriggen.

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