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Il Sion perpetua la leggenda della Coppa

La festa può cominciare Keystone

La squadra vallesana è riuscita mercoledì sera a conquistare la sua undicesima Coppa Svizzera... in undici finali disputate. Allo Stade de Suisse di Berna ha sconfitto 3-2 lo Young Boys.

La Coppa Svizzera porta decisamente fortuna al Sion. In difficoltà in campionato (terz’ultimi e in lotta contro la retrocessione), i vallesani non godevano dei favori dei pronostici. E al 36′ del primo tempo, quando lo Young Boys si è portato sul 2-0 grazie ad un’autogol del difensore Alioui, nessuno avrebbe probabilmente scommesso un centesimo sulle possibilità del Sion di rientrare in partita.

I vallesani non si sono però scoraggiati, malgrado la responsabilità che pesava sulle loro spalle. “Non vogliamo essere i primi a perdere questa Coppa”, aveva dichiarato alla vigilia dell’incontro il capitano Olivier Monterrubio. E così è stato.

YB favorito della vigilia

L’occasione per lo Young Boys di privare il Sion del suo undicesimo titolo in altrettante presenze in finale di Coppa pareva ghiotta.

Dopo aver perso la finale ai rigori nel 2006 proprio contro il Sion, la squadra bernese aveva sete di rivincita, così come il suo allenatore Vladimir Petkovic, giunto all’atto conclusivo lo scorso anno quando era alla testa del Bellinzona (finale persa 4-1 contro il Basilea).

Imbattuta dal 31 agosto scorso nel ‘suo’ Stade de Suisse e con un bilancio casalingo in questa stagione di dieci vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta, la squadra della capitale sembrava aver tutte le carte in mano per tornare a vincere un titolo che manca da ben 22 anni.

L’ultima vittoria maggiore dello Young Boys data infatti del 1987, quando conquistò la Coppa Svizzera contro il Servette.

I giochi sembrano fatti

Dopo poco più di mezz’ora, i tifosi bernesi potevano sorridere: 2-0, come detto, grazie a un rigore trasformato da Yapi (21′) e a un’autorete del difensore vallesano Alioui (36′). Ma soprattutto la squadra avversaria non sembrava avere argomenti sufficienti per contrastare il dominio dello Young Boys.

Dopo aver sfiorato il terzo gol, i bernesi si sono fatti però sorprendere al 41′, quando Obradovic è stato lesto a riprendere una respinta del portiere dello Young Boys Wölfli. “Abbiamo avuto tutte le carte in mano, ma non siamo riusciti ad ‘uccidere’ la partita; in seguito abbiamo perso il ritmo e il Sion è stato bravo ad approfittarne”, ha dichiarato l’allenatore giallo-nero Petkovic.

Nella ripresa il Sion è rientrato in campo meno nervoso e più determinato. Già dopo sei minuti, i vallesani sono riusciti a riportarsi sul 2-2, grazie a Sarni, che è riuscito a correggere in rete una punizione di Obradovic.

Gol della vittoria all’88’

Privo di Varela, sostituito alla pausa da Petkovic, forse per il timore di un secondo cartellino giallo, lo Young Boys non è più riuscito a spingere con efficacia. E questa volta nulla ha potuto neanche il joker di lusso Doumbia (23 reti questa stagione, con una media di un gol ogni 63 minuti!), inserito all’inizio della ripresa

Spinto dai suoi numerosi tifosi, nel secondo tempo il Sion ha preso in mano le redini della partita, frenato però spesso dai numerosi falli dei giocatori bernesi.

Quando le due squadre sembravano dirigersi verso i tempi supplementari, la doccia fredda: splendidamente servito da Obradovic, l’attaccante del Sion Afonso, tra i migliori in campo, si libera di Portillo e all’88’ trafigge per la terza volta Wölfli. Sul settore dei tifosi bernesi cala un silenzio di tomba. Neanche quest’anno lo Young Boys riuscirà a conquistare un titolo. A Sion, invece, la festa può cominciare.

A guastare l’atmosfera ci hanno tuttavia pensato alcuni tifosi delle due compagini che, al termine della partita, hanno dato libero sfogo alla violenza. Stando alla polizia, dieci persone sono rimaste ferite e una sessantina sono state fermate nei dintorni della stazione bernese.

Daniele Mariani, swissinfo.ch

Young Boys – Sion 2-3 (2-1)

Stade de Suisse; 31’789 spettatori (tutto esaurito)

Arbitro: Circhetta

Reti: 22′ Yapi (rigore) 1-0; 36′ Alioui (autogol) 2-0; 41′ Obradovic 2-1; 52′ Sarni 2-2; 88′ Afonso 2-3

Young Boys: Wölfli; Portillo, Ghezal, Schneider; Schwegler, Yapi, Hochstrasser, Raimondi (60′ Bastians); Varela (46′ Doumbia), Schneuwly (77′ Häberli), Regazzoni.

Sion: El Hadary; Vanczak, Alioui, Nwaneri (33′ Sarni), Paito; Serey Die, Fermino (67′ Crettenand); Reset (90′ Ahoueya), Obradovic, Monterrubio; Afonso.

La Coppa Svizzera è stata giocata per la prima volta nel 1925. Sin dal primo anno le squadre che parteciparono al primo turno furono 64.

Contrariamente a quanto avviene in altri paesi, dove questo torneo riveste un’importanza tutto sommato secondaria, in Svizzera la conquista della Coppa è un traguardo assai ambito dai club.

Fino ad oggi, sono state solo 16 le squadre che si sono aggiudicate il titolo. Il maggior numero di vittorie appartiene al Grasshoppers di Zurigo (18 vittorie in 30 partecipazioni alla finale), che fece sua anche la prima edizione.

A due giornate dal termine, due squadre sono ancora in lizza per la conquista del titolo di campione svizzero.

Domenica scorsa, lo Zurigo ha avuto l’opportunità di aggiudicarsi l’undicesimo titolo della sua storia, ma la sconfitta casalinga subita contro il Basilea ha completamente riaperto il campionato.

Grazie a questa vittoria, la squadra renana ha adesso un solo punto di svantaggio nei confronti dello Zurigo. Verosimilmente il campionato dovrebbe decidersi nell’ultima giornata in programma il 28 maggio.

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