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In piazza per sostenere i rifugiati

Nessun uomo è illegale, si legge su questo cartello innalzato a Berna Keystone

Diverse migliaia di persone hanno dimostrato sabato a Berna in occasione della 26esima giornata nazionale del rifugiato.

La giornata, alla quale si sono associate 200 città e comuni svizzeri, è servita per puntare il dito contro la politica portata avanti dalla Svizzera.

«L’asilo: un diritto umano»: era questo uno degli slogan della 26esima edizione della giornata nazionale dei rifugiati, che ha attirato a Berna diverse migliaia di persone, 8’000 secondo gli organizzatori, 5’000 stando alla polizia.

La dimostrazione nella capitale federale è stata organizzata da un centinaio di associazioni, sindacati, Chiese e partiti, che avevano invitato a manifestare sotto il motto «Noi siamo la Svizzera». La giornata è stata celebrata anche in altre 200 località della Svizzera.

«L’asilo è un diritto fondamentale»

Tra i vari oratori che si sono succeduti, vi era pure l’ex consigliera federale Ruth Dreifuss, che ha richiamato il Parlamento e il Governo alle loro responsabilità.

«Bisogna ricordare alle nostre istituzioni che l’asilo è un diritto fondamentale, poiché rischiano di dimenticarselo», ha affermato.

L’ex ministra socialista ha deplorato che recentemente nella revisione della legge sull’asilo, il Consiglio degli Stati abbia soppresso l’ammissione umanitaria e che quella provvisoria sia stata resa più difficile. «Denunciamo la lenta erosione della nostra legge sull’asilo», ha esclamato Ruth Dreifuss.

«Non vogliamo abituarci ai partiti xenofobi», ha dal canto suo dichiarato nella sua allocuzione d’apertura Hannes Reiser, del Forum cittadino europeo.

Lunedì la giornata mondiale

Durante la manifestazione è stato spesso puntato il dito contro la politica definita ostile nei confronti degli stranieri portata avanti dal consigliere federale Christoph Blocher.

Sono inoltre stati stigmatizzati quei partiti che si servono di slogan ostili agli stranieri per fare politica. L’ostilità nei confronti degli immigrati – è stato detto da vari oratori – rende più brutali i rapporti sociali.

Venerdì, 25 scrittori e giornalisti si erano riuniti a Berna sotto l’egida dell’Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati (OSAR). Hanno aspramente criticato l’attuale politica dell’asilo, definita «pratica d’espulsione». Domenica sarà la volta delle Chiese svizzere che celebreranno la «domenica dei rifugiati» sul tema della resistenza.

La Giornata mondiale dei rifugiati si terrà invece lunedì. L’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (UNHCR) ha ricordato che se nel mondo il numero dei rifugiati è calato, quello delle persone costrette a spostarsi all’interno del loro paese è aumentato.

swissinfo e agenzie

Le domande d’asilo nel 2004 sono state 14’248, il 32,3% in meno rispetto al 2003.
A fine dicembre, la procedura d’asilo concerneva 55’103 persone.
Nel 2004, l’asilo è stato concesso a 1’555 persone (1’636 nel 2003)
Le decisioni negative sono state 10’080.

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