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Innsbruck

La Via Maria Teresa e l'arco di trionfo: qui si potranno riunire fino a 100mila tifosi Keystone

Il "Tettuccio d'oro" e la moderna e spettacolare architettura, i pantaloni in pelle e lo smoking, le medaglie d'oro e i trampolini di salto, l'originario dialetto alpigiano e il babilonico groviglio di lingue: siamo ad Innsbruck, una città che rivendica le sue contraddizioni.

Pazzesco! La vista è quasi macabra. Immaginatevi di essere in cima al trampolino del Bergisel, nei panni di un saltatore con gli sci. Vi apprestate a lanciarvi giù, lungo le sottili tracce scavate nella neve, e a decollare dalla rampa. E poi immaginatevi in volo, mentre vi state dirigendo direttamente verso il cimitero che sorge più in basso….

La stagione sciistica è finita, ma la vista spettacolare rimane. La Bergisel Arena, ai piedi del trampolino progettato dal noto architetto iracheno Zaha Hadid, sarà adibita a spazio pubblico durante l’Euro 2008. A pochi minuti dalla città, questo luogo unico potrà accogliere fino a 15’000 tifosi, i quali avranno la possibilità di seguire tutti gli incontri in diretta sul più grande schermo gigante della manifestazione.

«Ci consideriamo il cuore dell’Euro 2008: a livello geografico ci troviamo in effetti al centro», dice a swissinfo Christoph Platzgummer, vicesindaco della città e presidente del comitato organizzativo di Euro 2008 ad Innsbruck.

Seegrube

Spettacolare è pure l’area riservata ai personaggi VIP sulla Seegrube, a 2’000 metri di altitudine. Un punto dal quale si gode un ulteriore sguardo sulle Alpi italiane, su Innsbruck e sulla valle dell’Inn.

Per arrivarci basta salire sull’avanguardistica funicolare del Hungerburgbahn – firmata anch’essa da Zaha Hadid – che conduce i visitatori accanto allo zoo alpino fino a raggiungere la funivia. «In 25 minuti portiamo la gente dal centro città a 2’000 metri di quota», afferma orgoglioso Platzgummer.

Il terzo ritrovo ufficiale per i tifosi è nel centro di Innsbruck, dove troveranno posto fino a 100’000 persone.

Lo stadio Tivoli

Il 10, 14 e 18 giugno si svolgeranno tre partite del gruppo D nello stadio Tivoli di Innsbruck, ampliato appositamente per l’Europeo di calcio grazie ai finanziamenti dell’UEFA. 30’000 i fans che potranno accomodarsi nelle tribune.

«Al termine dell’Euro lo stadio verrà di nuovo in parte smantellato», indica Bettina Regensburger, manager del Tivoli. «Lo stadio è in effetti troppo grande per gli incontri casalinghi del FC Tirolo e della nazionale austriaca».

Un tipo deciso

«Il tirolese tipico è un “grader Michl”, ovvero una persona che riflette prima di parlare o di fare qualcosa, e che mantiene la sua parola», spiega Christoph Platzgummer. «Quando però si sente convinto, può avanzare attraverso una foresta facendo scansare gli alberi».

Da sempre, il Tirolo è marcato dalla differenza tra l’altopiano e la pianura. «Coloro che vivono in altitudine sono uomini di razza, che hanno dovuto condurre una vita dura e stentata. Gli abitanti della pianura, invece, sono più aperti ed orientati sullo stile bavarese», rileva Monika Frenzel, presidente di “Per Pedes Tirol”, un’associazione che propone gite e visite tematiche.

«Innsbruck si trova tra questi due territori ed è una città aperta sul mondo. Bisogna cercare parecchio, prima di trovare un tirolese autentico».

Ospitalità

I knödel tirolesi allo speck, i kaasspätzle (una sorta di gnocchi al formaggio) e le specialità a base di funghi o selvaggina, cucinati a dovere e gustati in un’atmosfera tipica ed accogliente, sono i piatti forti della cucina del capoluogo tirolese.

Oltre alle pietanze, una birra. Oppure un sorso di vino italiano del Sudtirolo, conosciuto per i suoi deliziosi (e per questo “pericolosi”) aromi.

L’ospitalità tirolese è proverbiale. Non si ha per questo l’impressione che i tirolesi pretendano chissà cosa dai loro visitatori. E il famoso e famigerato “Wiener Schmäh” (in riferimento al particolare senso dell’umorismo associato ai viennesi) non si trova con tanta facilità.

Ieri e oggi

Innsbruck è impregnata del suo patrimonio architettonico storico, in quanto sede imperiale degli Asburgo. Un passato testimoniato dal “Tettuccio d’oro”, noto in tutto il mondo.

La loggia nel centro storico della città, ricoperta da 2657 lamine di rame dorate a fuoco, è stata costruita attorno al 1500 dall’imperatore Massimiliano I. Nel tempo è rimasta una tra le principali attrazioni turistiche.

Immancabile è poi la chiesa di corte Hofkirche, con lo sfarzoso monumento funebre dell’imperatore Massimiliano. Ancora oggi è sorvegliato da 28 colossali statue di bronzo, di grandezza superiore al naturale, che rappresentano i predecessori dell’imperatore. Due delle più straordinarie sono opera dell’artista tedesco Albrecht Dürer.

Il trampolino sul Bergisel e la Hungerburgbahn di Zaha Hadid, così come il complesso municipale realizzato dall’architetto francese Dominique Perrault, sono esempi di un architettura futuristica, che conferisce alla storica Innsbruck un volto più fresco.

swissinfo, Etienne Strebel, Innsbruck
(traduzione dal tedesco: Luigi Jorio)

Ca. 1500 avanti Cristo: i romani costruiscono l’antico castrum romano di Veldidena sulla strada che porta al passo del Brennero.

1167: il nome di Innsbruck (letteralmente “ponte sull’Inn”) è menzionato per la prima volta.

1420: il duca Federico IV fa di Innsbruck la sede dei duchi d’Austria.

1806-1814: Il Tirolo appartiene alla Baviera. Innsbruck è il luogo della guerra di liberazione sotto guida la dell’eroe nazionale Andreas Hofer.

1938-1945: Innsbruck è assieme a tutta l’Austria parte della Germania di Hitler.

1964 e 1976: Innsbruck organizza le Olimpiadi invernali.

Innsbruck è il capoluogo della regione austriaca del Tirolo.

Con circa 120’000 abitanti, è la quinta città del paese (dopo Vienna, Graz, Linz e Salisburgo).

Nella zona urbana vivono circa 190’000 persone, ai quali si aggiungono 30’000 studenti.

Ogni giorno 3’000 turisti pernottano a Innsbruck.

Lo stadio Tivoli di Innsbruck, che può accogliere 30’000 spettatori, ospiterà tre partite del gruppo D:

Spagna – Russia (martedì 10 giugno, ore 18.00)
Svezia – Spagna (sabato 14 giugno, ore 18:00)
Russia – Svezia (mercoledì 18 giugno, ore 20:45)

Le partite potranno essere viste anche nella zona del trampolino di Bergisel, nella ‘public viewing arena’ allo Seegruge e nella città vecchia.

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