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Intervento della polizia contro gli scioperanti della lavanderia Zeba

Il picchetto degli scioperanti davanti all'entrata della lavanderia Zeba SA di Basilea Keystone

La polizia è intervenuta giovedì mattina per far sgomberare gli scioperanti che bloccavano l'ingresso della lavanderia Zeba SA di Basilea. Lo sciopero era cominciato mercoledì in segno di protesta contro una riduzione dei salari.

Gli operai non scioperanti hanno potuto entrare nello stabilimento grazie alla protezione di una cinquantina di agenti e di alcuni cani poliziotto. I «crumiri» sono stati sonoramente fischiati dai colleghi di lavoro in sciopero.

L’azione di sciopero è stata intrapresa a sostegno di una sessantina di lavoratori, assunti dalla Zeba prima della privatizzazione nel 1994 ed è appoggiata dai sindacati SEI e VPOD. Dopo il fallimento dei tentativi di ricomporre la vertenza, iniziata in febbraio, la direzione ha inviato martedì sera la modifica dei contratti che prevede un taglio dei salari lordi da una media di 4 200 a un minimo di 3 535 franchi.

La Zeba, ha assunto 30 persone a titolo temporaneo per assicurare il proseguimento dell’attività. Secondo la direzione, 80 dei 120 dipendenti del comparto produzione desiderano lavorare.

La Lavanderia centrale di Basilea Città fu privatizzata nel 1994, nonostante il parere negativo del personale. Con la detenzione del 70 per cento del capitale, il semicantone è rimasto azionista di maggioranza. All’epoca della trasformazione in società anonima ai dipendenti fu promesso che l’operazione non avrebbe avuto conseguenze sulle paghe. Il governo basilese ha autorizzato una somma di 2 milioni di franchi per far sì che il taglio dei salari avvenga a tappe.

swissinfo e agenzie

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