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Kuoni presenta il turismo del futuro

La Cina potrebbe essere una delle grandi mete del turismo del futuro Keystone Archive

Per celebrare il suo centenario, la più grande agenzia di viaggi elvetica ha commissionato uno studio per valutare le tendenze future nel settore turistico.

Dai risultati emerge che fra 15 anni i turisti trascorreranno le vacanze in super centri dove tutto sarà a disposizione sotto un unico tetto. Persino l’aeroporto.

Le «super piattaforme turistiche» saranno dei luoghi di villeggiatura in cui tutto sarà a portata di mano: i viaggiatori europei potranno stendersi al sole o sottoporsi ad un trattamento anti vecchiaia, subito dopo essere sbarcati dall’aereo.

Questi enormi centri saranno costruiti principalmente sul Mediterraneo, negli Emirati Arabi Uniti, in Qatar, Cina e Brasile.

È quanto emerge da uno studio condotto dall’Istituto Gottlieb Duttweiler su richiesta di Kuoni, che descrive le abitudini di viaggio degli europei nel 2020.

L’indagine è stata eseguita intervistando vari professionisti del settore (tra cui operatori turistici e specialisti in marketing), senza dimenticare i desideri e i pareri dei viaggiatori. Tra gli intervistati, anche autori di fantascienza e futurologi.

Viaggiatori anziani

Fra 15 anni – prevedono gli autori – l’industria turistica dell’Europa occidentale sarà in gran parte dominata da una società anziana che disporrà però di poco tempo libero, siccome forzata a lavorare fino a oltre 65 anni.

Un declino della classe media porterà inoltre ad una polarizzazione della domanda, che si indirizzerà verso offerte lussuose o, al contrario, estremamente a buon mercato. A prezzi paragonabili a quelli odierni, i turisti si aspetteranno prestazioni maggiori.

A causa dell’aumento delle incertezze politiche e della minaccia terroristica, prosegue lo studio, i viaggiatori diventeranno più complicati. Chi propenderà per un viaggio via terra, dovrà prepararsi ad affrontare una vacanza tortuosa, visto che gli intasamenti dovuti al traffico diventeranno cronici.

Le varie campagne di sensibilizzazione contro i pericoli del sole e l’ingrandirsi del buco nell’ozono spingeranno dal canto loro molte persone a riconsiderare i soggiorni balneari ai tropici.

L’industria del turismo approfitterà invece ulteriormente di connessioni a lunga distanza sempre più rapide e meno costose.

Hotel subacquei

Lo sviluppo tecnologico potrebbe portare a quelle che oggi sono considerate vacanze futuristiche, come un soggiorno in un hotel subacqueo o un viaggio nello spazio. Nelle aree a rischio di disastri naturali si vedranno apparire sistemi di allarme precoce e strumenti per il trattamento delle acque ed il controllo della meteorologia.

I viaggi turistici – indica lo studio – continueranno ad essere un fenomeno di massa. Saranno però meno definiti dal punto di vista organizzativo, dal momento che la gente preferirà arrangiamenti individuali (à la carte) piuttosto che pacchetti già pronti.

In più, siccome la vita diventerà più complessa e caotica, i turisti del futuro cercheranno delle vacanze che offrono normalità e stabilità.

Ambiente domestico

Dal momento che gli europei cambiano sempre più di frequente il luogo di lavoro e che trascorrono più tempo con estranei a scapito della famiglia, il desiderio di ritrovarsi «a casa» sarà più forte di quello che invece spinge a visitare lidi lontani. I viaggiatori del domani saranno perciò attirati dagli hotel che offrono un ambiente domestico. O ancora meglio.

E come sotto il tetto di casa, le zone di villeggiatura diventeranno dei luoghi di incontro e di amori. Un aspetto, quest’ultimo, che secondo gli autori dello studio interesserà molti gli anziani, per i quali mancano oggigiorno le occasioni per incontrare un partner in un’atmosfera distesa.

Le vacanze in centri di cura continueranno a rappresentare un mercato in crescita, sebbene sarà data meno enfasi alle infrastrutture, per concentrarsi invece sull’aspetto emotivo e spirituale.

Gli attempati europei che non dispongono di molto denaro seguiteranno a frequentare i ritrovi di pensionati nei Paesi più a buon mercato, dove potranno però beneficiare di servizi di cura standardizzati.

Lo studio conclude indicando che la possibilità di impiantare esperienze di viaggio nella nostra memoria – come nel film Atto di forza (Total Recall) con Arnold Schwarzenegger – non sarà possibile entro il 2020. Questo, dicono gli autori, farà ancora parte del mondo dei sogni.

swissinfo

Le tendenze a corto termine per il mercato dell’industria turistica sono ben documentate; lo stesso non si può dire per le previsioni a lungo termine, ben più difficili da stabilire per questo settore così mutevole.

Secondo il World Travel & Tourism Council (WTTC, Consiglio mondiale per i viaggi e il turismo), nel 2005 sono stati spesi in totale 7’800 miliardi di franchi in viaggi.

Il WTTC prevede che attraverso contributi diretti e indiretti all’economia mondiale, il settore turistico rappresenterà il 10,3% del prodotto interno lordo mondiale nel 2006.

Quest’anno, il settore dovrebbe conoscere una crescita del 4,6%.

Il gruppo Kuoni è stato fondato 100 anni fa, quando Alfred Kuoni aprì la prima agenzia turistica a Zurigo.
Il suo primo tour fu organizzato sul monte Uetliberg, nei pressi di Zurigo, e ai partecipanti fu chiesto di pagare 1 franco.
Oggi Kuoni dispone di uffici in 25 Paesi.

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