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L’educazione contro le rivolte giovanili

Pascal Couchepin davanti ai suoi colleghi di partito sabato a Winterthur Keystone

Il consigliere federale Pascal Couchepin è spaventato dalle rivolte nelle periferie francesi. Per prevenire simili scenari la miglior ricetta è la formazione.

La Svizzera deve vegliare affinché i giovani non perdano la speranza, ha dichiarato il ministro degli interni in un colloquio del Partito liberale radicale a Winterthur.

Nella giornata che il Partito liberale radicale (PLR) ha consacrato alla formazione, non potevano mancare gli accenni alle rivolte giovanili che ormai da due settimane stanno mettendo a ferro e fuoco le «banlieues» francesi.

Nel suo intervento al seminario organizzato sabato a Winterthur, il ministro degli interni e dell’educazione Pascal Couchepin si è detto spaventato da quanto sta accadendo in Francia.

I giovani non devono perdere la speranza

La Svizzera – ha avvertito il consigliere federale – deve vegliare affinché i giovani non perdano la speranza.

Non abbiamo consigli da dare ai nostri vicini, ha in sostanza dichiarato Couchepin, secondo il quale per evitare che simili scenari si riproducano in Svizzera la miglior risposta da dare è di mettere l’accento sulla formazione.

La formazione svolge un ruolo sociale e d’integrazione fondamentale ed è perciò «la miglior ricetta contro le tendenze fondamentaliste».

Il PLR deve profilarsi come «il partito della formazione» e deve darsi da fare per rafforzare la funzione integratrice della scuola, ha inoltre auspicato Couchepin. Un rafforzamento che interessa anche i docenti: si tratta in particolare di guadagnare nuovamente il sostegno di questa categoria professionale che attualmente si sente trascurata, non tanto dal lato materiale quanto dal profilo della loro dignità.

Lo Stato svolge un ruolo importante

Nel pensiero liberale, la politica di formazione ha da sempre avuto una posizione di primo piano e non è mai stata considerata «un semplice settore politico come altri», ha ricordato il consigliere federale. Per i radicali una politica di formazione liberale è quasi l’elemento costitutivo di tutta la loro politica.

Troppo spesso però, negli ultimi tempi il PLR si è consacrato alla politica economica e delle finanze, un settore in cui il principio del «meno Stato» è molto importante, ha osservato il responsabile del Dipartimento federale dell’interno.

Un principio che tuttavia non può essere applicato indistintamente a tutti i settori: il PLR – ha concluso Couchepin – ha dimenticato di affermare a chiare lettere che «nella politica di formazione lo Stato svolge un ruolo estremamente importante».

swissinfo e agenzie

Il sistema educativo svizzero può essere suddiviso in tre livelli: primario, secondario e terziario.

La scuola obbligatoria, che generalmente dura 9 anni, costituisce la base del sistema scolastico svizzero. Essa è ripartita tra il grado primario e il grado secondario. Nella maggior parte dei cantoni, il grado primario dura 6 anni. Successivamente si passa al grado secondario I, che generalmente dura 3 anni. Dopodiché termina il periodo dell’obbligo scolastico.

Il grado secondario II costituisce la prima fase della scolarità post-obbligatoria. Esso comprende tutti i programmi di formazione professionale e di formazione generale.

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