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L’evoluzione da Marignano a oggi

I rappresentanti di 189 paesi, tra cui alcuni neutrali, riuniti in Assemblea al Palazzo di vetro Keystone Archive

Per il corrispondente parlamentare Georges Plomb, la neutralità è in evoluzione.

Per i fautori dell’adesione, la neutralità non è più un ostacolo. All’inizio, i fondatori dell’ONU, appena usciti da un conflitto terribile, disprezzavano la neutralità. Come ci si poteva dichiarare neutrali di fronte ai crimini della Germania nazista o del Giappone militarista?

Con il passare del tempo, diversi Stati neutrali – Austria, Svezia, Finlandia, Irlanda – sono entrati nell’ONU senza danni. I vicini della Svizzera, a lungo rivali, si associano. Il mondo bipolare frutto della guerra fredda crolla insieme al muro di Berlino.

Anche l’ONU si trasforma: più unita, può meglio agire quando divampa l’incendio. Quando si ha bisogno di buoni uffici, ci si rivolge all’ONU e ai suoi membri. Di conseguenza, la neutralità della Svizzera, paese assente, perde il suo valore. Gli Stati neutrali membri dell’ONU, invece, sono volentieri sollecitati.

L’ONU non obbliga la Svizzera a prendere le armi

In caso di aggressione, ci si aspetta addirittura che l’ONU intervenga in favore della vittima e la neutralità non è più sinonimo di passività, altrimenti ci si schiera in favore dell’aggressore. Questo non obbliga certo la Svizzera a prendere le armi, perché la Carta dell’ONU non lo esige.

Anche i paesi neutrali sono però tenuti ad applicare le sanzioni non militari decise dall’ONU e a non aggirarle. Da notare che la Svizzera, dal 1990, applica sistematicamente le sanzioni non militari decretate dall’ONU.

Certo, il Consiglio di sicurezza e l’Assemblea generale dell’ONU non sono infallibili. Ma, da quando l’ONU è diventato un vero forum universale, il rischio di errore è fortemente diminuito.

Resta il pericolo dell’eccessivo peso degli Stati Uniti, nei cui confronti gli altri paesi non fanno da contrappeso. Ma gli americani non sono mai completamente soli e restano abbastanza paesi per frenare i loro eccessi. In ogni caso, restando al di fuori dell’ONU la Svizzera neutrale non potrà controbilanciare gli Stati Uniti. Sola, fuori dell’ONU, la Svizzera non conta più.

Dalla sconfitta di Marignano (nel 1515) e dal Congresso di Vienna (1815), molto è cambiato per la neutralità e il suo aspetto è destinato a trasformarsi ancora.

Georges Plomb, “La Liberté”

Traduzione : Mariano Masserini

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