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L’ONU premia il sistema di voto elettronico zurighese

Keystone

Il canton Zurigo ha ricevuto il premio delle Nazioni Unite "Public Service Award 2007" per il suo sistema di voto elettronico.

Il progetto pilota di e-voting, lanciato nel 2002 in collaborazione con la Confederazione e i cantoni di Zurigo e Neuchâtel, è stato portato a termine lo scorso anno.

Il moderno sistema elettronico permette alla popolazione di esprimere il proprio voto direttamente dal computer di casa o con il cellulare. Le autorità sperano in tal modo di convincere un numero sempre maggiore di cittadini ad esercitare questo diritto civico.

A ritirare il premio Public Service Award 2007 (premio per il servizio pubblico) dell’ONU, martedì a Vienna, è il consigliere di Stato zurighese Markus Notter. L’onorificenza è stata attribuita al cantone di Zurigo per “le sue eccellenti prestazioni in nome del pubblico interesse”.

Sistema “di lusso”

Il responsabile del progetto zurighese, Gampiero Beroggi, descrive il sistema cantonale di voto elettronico come una “soluzione di lusso”.

Esso si distingue su tre punti dai due concorrenti della Svizzera francese: “Innanzitutto permette di votare non solo via internet ma anche con il cellulare – attraverso l’invio di un SMS – e con la televisione interattiva”, spiega Beroggi a swissinfo. “Secondariamente può servire come modello ad altri cantoni, organizzazioni o Paesi”.

La terza differenza consiste nel fatto che il sistema può integrare cantoni che dispongono di un registro di voto decentralizzato, come Berna o Zurigo appunto. In questi cantoni, tale registro è gestito dai comuni. “Il nostro sistema permette la raccolta dei voti espressi in tutti i 171 comuni zurighesi”, spiega Beroggi.

Restrizioni temporanee

Già attualmente tutti i comuni del cantone potrebbero partecipare al voto elettronico. Sennonché la Cancelleria federale l’impedisce, fissando a un limite del 10% il numero di cittadini che possono esprimere il proprio voto attraverso questo sistema.

La ragione di ciò: se qualcosa dovesse incepparsi nella procedura di e-voting, il 10% non influenzerebbe in modo troppo sensibile il risultato dello scrutinio.

“Il limite del 10% rimarrà in vigore ancora per tre o quattro anni. Quando sarà revocato, altri cantoni adotteranno sicuramente questo sistema di voto”, afferma l’esperto zurighese.

Votazioni anche dalle vacanze

In futuro sarà possibile votare anche standosene tranquillamente spaparanzati al sole su una spiaggia caraibica?

“Con internet non occorre porsi problemi di sicurezza. Ogni cittadino ottiene una carta di voto provvista di codice nascosto con una carta argentata e per scoprirlo basta grattare con una monetina. Combinandolo con la data di nascita è possibile essere identificato in modo chiaro”, spiega Beroggi, secondo cui questa cifratura è un sistema di sicurezza esente da difetti.

La procedura è un po’ diversa per il voto via SMS. Occorre infatti adottare delle soluzioni tecniche particolari e concludere un contratto in tal senso con il gestore di telefonia mobile. “Cosa che a Zurigo abbiamo fatto con i tre principali provider elvetici”.

Per votare via SMS dall’estero occorrerà fare altrettanto con i gestori di telefonia mobile locali. Un compito decisamente più arduo.

A Zurigo tuttavia, si è constatato che la maggior parte di coloro che hanno partecipato all’e-voting hanno optato per internet. In pochi hanno preferito esprimere il proprio voto attraverso il cellulare.

E gli svizzeri all’estero?

Il responsabile del progetto zurighese non può sapere quando in Svizzera sarà generalizzato il voto elettronico: “Si tratta di una decisione politica”, sottolinea.

Per quanto riguarda gli svizzeri all’estero, il Consiglio degli Stati (camera alta del parlamento) ha già deciso che potranno utilizzare tale sistema. Ora tocca al Consiglio Nazionale (camera bassa) esprimersi. “Ci aspettiamo che nel 2009 la Quinta Svizzera potrà usufruire dell’e-voting”, afferma Beroggi con ottimismo.

Si tratta ora di combattere talune paure, un po’ come si è dovuto fare per introdurre il voto per corrispondenza. “La tecnologia digitale è parte della nostra vita. E le aspettative della gente per quanto riguarda la sicurezza del sistema sono alte”.

Secondo Beroggi, la pressione pubblica farà in modo che il sistema sia implementato piuttosto celermente: “È solo una questione di tempo. L’e-voting non è la tecnologia del futuro. Fa già parte del presente”.

swissinfo, Etienne Strebel
traduzione, Anna Passera

Procedura di voto con cui gli aventi diritto possono votare con l’ausilio di speciali sistemi elettorali elettronici, che consentono di compilare una scheda di voto elettronica e di spedirla tramite una rete informatica all’ufficio di voto.

In collaborazione con la Cancelleria federale, i Cantoni di Ginevra, Zurigo e Neuchâtel stanno attualmente sperimentando il voto elettronico. Principalmente si tratta di testare la sicurezza del sistema (tutela della segretezza del voto, prevenzione di frodi elettorali).

Dal 26 al 29 giugno si tiene a Vienna il 7° “Global Forum of Reinventing Government”. Si tratta di una conferenza dell’ONU a cui partecipano circa 2000 persone provenienti da ogni parte del mondo.

Il tema principale del congresso sarà il “Building trust in government” (come creare fiducia nel governo).

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