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L’Unione europea si interessa alla «Lex Bonny»

Lunedì a Berna esperti di Svizzera e Unione europea hanno discusso le agevolazioni fiscali Ex-press

Le agevolazioni fiscali concesse dalla Confederazione alle «zone di rilancio economico» cozzano contro il diritto comunitario? Bruxelles ha inoltre chiesto a Berna informazioni relative alla nuova politica regionale.

Da parte elvetica, tuttavia, si ritiene che non vi sia il rischio di una nuova controversia con l’Unione europea.

Nel quadro della riunione del Comitato misto dell’accordo di libero scambio tra la Svizzera europea (Ue), tenutasi giovedì a Bruxelles, la Commissione europea ha menzionato la questione fiscale soltato pro forma.

Questo poiché lunedì è stato avviato un dialogo tra le parti a livello di esperti, a proposito delle agevolazioni fiscali concesse dalla Confederazione ad alcune aziende. Le discussioni potrebbero durare diversi mesi.

Promozione regionale a tempo determinato

A Bruxelles, sono state affrontate anche altre facilitazioni fiscali concesse dalla Svizzera. Come già reso noto, la Commissione europea aveva già richiesto alcuni mesi fa un complemento d’informazione relativo alla nuova politica regionale elvetica.

Secondo la cosiddetta «Lex Bonny», infatti, «La Confederazione può, mediante fideiussioni e agevolazioni fiscali, incoraggiare la realizzazione di progetti dell’economia privata volti a creare e riorientare posti di lavoro nelle zone di rilancio economico».

Nuovo litigio fiscale?

L’ambasciatore svizzero presso l’Unione europea a Bruxelles, Bernhard Marfurt, non ritiene tuttavia che vi sia il rischio di una nuova controversia fiscale tra Svizzera e Ue: «non vi sono indicazioni in questo senso».

Bernhard Marfurt ha inoltre affermato di aver spiegato ai partner europei che le condizioni precise per l’ottenimento delle agevolazioni nel quadro della legge non sono ancora state definite.

Una semplice domanda d’informazioni

I rappresentanti dell’Ue, al termine dell’incontro, hanno sottolineato aloro volta che si è trattato di una semplice richiesta di informazioni. Tuttavia, anche il noto litigio concernente la fiscalità era iniziato con una lettera inviata da Bruxelles. Inoltre, come allora, alcuni Stati europei geograficamente vicini alla Svizzera hanno espresso all’Ue le proprie perplessità.

Un conflitto con Bruxelles in merito alla polica regionale appare comunque assai improbabile, dal momento che l’Ue stessa sovvenziona massicciamente le regioni meno favorite dal profilo economico.

swissinfo, Simon Thönen, Bruxelles

Quasi trent’anni or sono, il Parlamento elvetico ha approvato uno strumento legislativo volto alla promozione economica. La «legge Bonny», così denominata per l’impegno in suo favore del deputato Jean-Pierre Bonny, prevede una serie di possibili misure di promozione economica – tra cui l’esenzione fiscale durante un periodo di tempo limitato – per le zone meno favorite del paese.

La legge consente inoltre di accordare agevolazioni alle «imprese di prestazione di servizi affini alla produzione» che dimostrano «un elevato grado d’innovazione, un grande valore aggiunto e un mercato di vendita sovraregionale». Ciò ha avuto quale effetto l’insediamento di aziende internazionali anche nelle aree decentralizzate della Svizzera.

Il Governo elvetico intende ora limitare questa possibilità alle zone economicamente più deboli, mentre i cantoni non condividono questo orientamento. Una decisione non è ancora stata adottata.

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