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La disoccupazione fonte numero uno di preoccupazione

La prospettiva di ritrovarsi in un ufficio di collocamento per disoccupati continua a preoccupare gli svizzeri Keystone

Disoccupazione, sanità, pensioni, richiedenti l'asilo e nuova povertà figurano anche quest'anno nelle prime posizioni della classifica dei temi che inquietano maggiormente gli svizzeri.

Secondo il “Barometro delle preoccupazioni” pubblicato dal Credit Suisse, la parità dei sessi, l’ambiente, l’integrazione europea, la droga e il terrorismo sono invece in calo tra le inquietudini.

Nonostante il chiaro miglioramento della situazione congiunturale, la disoccupazione rimane la principale fonte di apprensione per gli svizzeri.

Dal sondaggio per il “Barometro delle preoccupazioni”, realizzato tra agosto e settembre dall’istituto gfs.berna su incarico del Credit Suisse, traspare infatti che il 66% degli intervistati teme in primo luogo la perdita del proprio lavoro.

La ripresa economica ha comunque contribuito a ridurre di cinque punti percentuali, rispetto al 2005, la quota di coloro per cui la disoccupazione rappresenta il cruccio maggiore. La sicurezza professionale costituisce già da oltre un decennio il principale motivo di preoccupazione della popolazione.

Nel 1996, proprio in mezzo alla lunga stagnazione economica degli anni ’90, la perdita del posto di lavoro inquietava addirittura il 75% degli svizzeri. Da notare che la disoccupazione non preoccupa soltanto gli strati sociali economicamente meno favoriti, ma anche e sempre di più la classe media.

Sanità e previdenza in ascesa

La vetta della classifica dei principali timori è invariata da quattro anni: al secondo posto figura ancora il sistema sanitario, considerato una priorità dal 55% degli intervistati, contro il 51% l’anno scorso. Dieci anni fa solo il 46% delle persone interrogate esprimeva una particolare preoccupazione per questo tema.

Pure in forte crescita tra le fonti di inquietudine è la previdenza per la vecchiaia, che si situa in terza posizione. Nel 1996 solo il 36% degli svizzeri si preoccupava per il futuro delle proprie pensioni, oggi questa quota è salita al 51%.

I problemi della sanità e della previdenza per la vecchiaia sono al centro di preoccupazioni soprattutto per le generazioni più anziane e per le persone con un reddito piuttosto basso.

Anche la questione dell’asilo ha compiuto un notevole balzo, passando nell’ultimo decennio dal 25 al 39%. Ancora l’anno scorso il problema dei richiedenti l’asilo inquietava solo il 28% degli svizzeri. Il dato espresso quest’anno è stato probabilmente influenzato dal grande dibattito sull’asilo scatenato in relazione alla votazione federale dello scorso 24 settembre.

Ambiente e droga in calo

Nelle prime 10 posizioni della classifica figurano inoltre la nuova povertà (28%), gli stranieri (27%), i salari (26%), l’inflazione (19%), la protezione sociale (19%) e l’integrazione europea (18%).

La questione dei rapporti tra la Svizzera e l’Unione europea figura in netto calo rispetto a 10 anni fa: nel 1996 inquietava ancora il 34% della popolazione.

La stessa tendenza si registra inoltre per quanto concerne il problema della droga, per il quale si è scesi in un decennio dal 30 al 14% delle preoccupazioni.

Anche lo stato dell’ambiente sembra inquietare sempre meno gli svizzeri. Alla fine degli anni ’80 figurava ancora in testa della classifica con oltre il 70% di svizzeri preoccupati dal deterioramento ambientale. Oggi nemmeno il 10% delle persone interrogate esprimono dei timori in quest’ambito.

swissinfo e agenzie

Il Credit Suisse ha cominciato nel 1976 a pubblicare il proprio Barometro delle preoccupazioni degli svizzeri.

Questo sondaggio riflette ogni anno i principali temi di inquietudine della popolazione avente diritto di voto.

Il Barometro 2006 è stato realizzato tra il 15 agosto e il 2 settembre, interrogando un campione di 1000 persone.

Le 6 fonti maggiori di preoccupazione nel 2006 (tra parentesi la variazione rispetto al 2005):
Disoccupazione 66% (-5)
Sistema sanitario 55% (+4)
Previdenza per la vecchiaia 51% (+6)
Richiedenti l’asilo 39% (+11)
Nuova povertà 28% (-1)
Stranieri 27% (-3).

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