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La nuova maturità supera il suo esame

Anche dopo la grande riforma, il diploma di maturità rimane la porta di accesso agli studi universitari Keystone

Concordato nel 1995 da Confederazione e Cantoni, il nuovo modello di maturità scolastica sembra aver superato il suo banco di prova.

Una prima valutazione su scala nazionale della grande riforma degli studi liceali è attesa per l’autunno prossimo.

Anche quest’anno, il mese di giugno vuol dire notti bianche e giornate di sudore sui banchi di scuola: per migliaia di giovani svizzeri è tempo di esami di maturità.

Un diploma che ha cambiato volto dal 1995, quando è stato introdotto il nuovo modello scolastico concordato dai Cantoni e dalla Confederazione.

I direttori dell’educazione si erano dati 8 anni per concretizzare il loro programma comune di riforme scolastiche. È quindi anche tempo di bilanci per verificare se la nuova maturità ha superato o meno la sua fase di rodaggio.

Da cinque diplomi ad uno solo

Il principale cambiamento del nuovo sistema concerneva l’introduzione di un solo diploma di maturità in tutta la Svizzera. In precedenza gli studenti avevano la scelta tra 5 tipi diversi di maturità (scientifica, economica, linguistica, ecc.).

Il numero delle materie obbligatorie per il diploma è stato pure ridotto da 11 a 9, mentre il ventaglio delle materie opzionali è stato allargato. In altre parole sono aumentate le varianti dei diversi profili di formazione.

Maggiori possibilità di scelta, una migliore integrazione delle diverse discipline e una più grande responsabilizzazione degli allievi rappresentavano appunto le motivazioni principali che hanno portato al nuovo programma di maturità.

E, complessivamente, il nuovo modello sembra destinato ad aver successo. Per trarre un primo bilancio, la Confederazione e i Cantoni hanno istituito un gruppo di studio (Evamar), incaricato di valutare l’esito della riforma liceale.

Mancanza di mezzi

I risultati della prima fase di valutazione sono attesi entro la fine dell’autunno. Tra le tendenze che si delineano già ora vi sarebbe una certa mancanza di mezzi e di tempo a disposizione per realizzare gli obbiettivi previsti.

“Dalle opinioni raccolte presso i professori risulta che la riforma è stata accolta piuttosto positivamente”, indica François Grin, uno degli esperti che si occupano dello studio.

Il 91,5% dei docenti dichiarano di essere soddisfatti di poter insegnare in un liceo.

Gli insegnanti della Svizzera francese esprimono comunque un atteggiamento più critico rispetto ai colleghi della Svizzera tedesca.

Nei corridoi dei licei si mormora inoltre che le lingue avrebbero assunto un’importanza troppo grande. Alcuni insegnanti di materie scientifiche si lamentano per il fatto che le loro discipline sarebbero state relegate ad un ruolo secondario.

Buona formazione

Anche gli allievi sostengono la riforma, pur sottolineando a loro volta la mancanza di tempo a disposizione. Globalmente affermano di sentirsi ben preparati per affrontare gli studi universitari.

Al momento di riflettere sulle proposte di riforma, molti professionisti avevano manifestato delle preoccupazioni. Una maturità a geometria variabile, tagliata su misura per l’allievo, avrebbe fatto diminuire il livello generale dei liceali.

In base alle esperienze, sembra essersi verificato piuttosto il contrario: il tasso di bocciature è aumentato.

“È diventato più difficile ottenere la maturità”, constata Andreas Hirschi, responsabile della valutazione presso la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione.

swissinfo, Pierre-François Besson
(traduzione di Armando Mombelli)

Nel 1995, Confederazione e Cantoni hanno deciso di introdurre un nuovo e unico modello di maturità in tutta la Svizzera.
Circa il 18% dei giovani svizzeri frequentano un liceo.
Ogni anno vengono rilasciati più di 15’000 diplomi di maturità.

Gli studi liceali comprendono: lingue, scienze umane, sociali ed economiche, matematica e scienze naturali, arti figurative, musica e sport.

Gli allievi devono frequentare le lezioni in 7 materie fondamentali, 1 specifica e 1 complementare.

La formazione dalla prima classe elementare fino alla maturità dura almeno 12 anni scolastici.

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