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La Posta sopprime meno impieghi del previsto

Attualmente ci sono 18 centri di smistamento lettere, in futuro saranno soltanto 9 Keystone

Per far fronte alla liberalizzazione del mercato, la Posta concentra lo smistamento delle lettere in tre centri principali e sei secondari. Si risparmiano così 400 impieghi rispetto al progetto iniziale.

In tutto saranno soppressi quasi 2400 posti di lavoro, mentre i risparmi ammonteranno a 170 milioni di franchi all’anno a partire dal 2009.

I tre centri principali saranno ubicati nelle regioni di Losanna/Yverdon, Soletta/Olten/Aarau e Zurigo. Sei sottocentri verranno aperti nelle regioni di Ginevra, Basilea, Ticino, Berna, Lucerna e San Gallo.

Risparmio di 170 milioni all’anno

La Posta svizzera ha presentato martedì a Berna la soluzione definitiva, adottata dopo molto discussioni e polemiche sul progetto iniziale dell’ottobre 2002, che prevedeva la chiusura di 18 stabilimenti.

La variante prescelta permetterà risparmi per 170 milioni di franchi all’anno, contro i 220 previsti dal progetto iniziale, poi abbandonato, con tre centri principali soltanto.

Con la soluzione adottata dal consiglio d’amministrazione della Posta, sarà d’altro canto possibile mantenere 400 posti a tempo pieno in più rispetto alla prima proposta.

Risparmiati 400 posti di lavoro

La variante scelta dai dirigenti della Posta permette di conservare da 1200 a 1470 impieghi nei centri secondari, mentre verranno invece cancellati 880 posti di lavoro in quelli principali.

Complessivamente, verranno quindi mantenuti 400 posti a tempo pieno in più rispetto alla prima proposta.

Tale soluzione, spiega la Posta in un comunicato, tiene conto sia dei criteri di economia aziendale che di politica sociale e regionale. La scelta si basa pure sulla prevista diminuzione del 10 percento, entro il 2010, del volume di lettere spedite.

Soddisfatto il dipartimento Leuenberger…

La decisione odierna della Posta di istituire tre centri regionali principali e sei sottocentri per lo smistamento delle lettere permette di salvaguardare impieghi e rafforzare il servizio pubblico.

Lo afferma il Dipartimento federale delle comunicazioni (DATEC) in una nota, precisando che la direzione dell’azienda ha optato per una variante conforme alle attese del Consiglio federale.

…e pure i sindacati

I sindacati in prima linea nella riorganizzazione del servizio smistamento della Posta tirano un sospiro di sollievo, dopo la decisione dell’azienda di optare per tre centri principali e sei secondari.

Tranfair la giudica il male minore, mentre il sindacato della comunicazione parla di decisione dolorosa nonostante il buon piano sociale messo a punto con la direzione dell’azienda.

Nelle rispettive prese di posizione, i due sindacati mettono in rilievo come la lotta e le proteste abbiano portato buoni frutti. Il piano presentato rispecchia le attese dei sindacati per quanto riguarda la politica regionale e del personale.

Tuttavia, una volta di più regioni come i Grigioni, il Giura e il Vallese fanno le spese della riorganizzazione.

La Posta, indicano i due sindacati, dovrà creare nuove occasioni di lavoro in questi cantoni. Inoltre, l’applicazione del progetto andrebbe realizzata limitando al massimo i licenziamenti.

swissinfo e agenzie

Nel 2002, la Posta ha realizzato utili per 204 milioni di franchi
Con 55’730 dipendenti, la Posta è il secondo datore di lavoro svizzero.
La Posta distribuisce 17 milioni di lettere e giornali e 500’000 pacchi al giorno.
Il settore finanziario della Posta registra 2 milioni di pagamenti al giorno.
L’azienda gestisce pure una rete di trasporti con 20’000 bus e 500 vagoni postali.
La rete postale comprende attualmente 2921 uffici, 3 centri di smistamento lettere e 4 di smistamento pacchi.

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