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La primavera comincia con la neve

Durante la notte tra lunedì e martedì si sono registrate le più abbondanti nevicate di tutto l'inverno sull'Altopiano Keystone

Praticamente tutte le regioni svizzere a nord delle Alpi si sono risvegliate martedì mattina sotto una coltre di neve, che ha perturbato il traffico stradale.

Le nevicate hanno contrassegnato anche i giorni festivi di Pasqua, i più freddi degli ultimi 28 anni. Il record si è registrato a La Brévine, nel canton Neuchâtel, dove il termometro ha segnato – 28,4 gradi.

Gelida aria polare, abbondanti nevicate e tempeste hanno caratterizzato la situazione meteorologica durante le feste di Pasqua, riportando un clima invernale proprio nei primi giorni dall’inizio della primavera (21 marzo).

Le precipitazioni nevose si sono intensificate lunedì notte in tutte le regioni a nord delle Alpi: martedì mattina l’Altopiano si è risvegliato con una coltre di neve di 20 – 35 centimetri. Si tratta delle più abbondanti nevicate registrate in questa regione durante tutta la stagione invernale.

Nelle zone di montagna la neve caduta durante l’intero fine settimana di Pasqua ha raggiunto 70 centimetri. Dopo le nevicate degli ultimi giorni, lo spessore del manto bianco sfiora i 4 metri su alcuni versanti alpini. In quasi tutte le regioni di montagna è così sensibilmente aumentato nei giorni scorsi il pericolo di valanghe, che ha raggiunto il grado quattro, su cinque.

Traffico perturbato

Nonostante la neve, non si sono registrati grossi problemi sul fronte del traffico aereo e ferroviario. Numerosi incidenti hanno perturbato invece il traffico stradale, provocando colonne soprattutto sulle autostrade A1 (est-ovest) e A2 (nord-sud).

Martedì mattina la principale arteria stradale svizzera, la A1, è stata chiusa al traffico per oltre tre ore tra Kriegstetten e Kirchberg, in direzione di Berna. Un ingorgo di 2 chilometri si è formato anche sull’A2 tra Amsteg e il tunnel del San Gottardo, nel canton Uri.

Sul fronte del traffico stradale nord-sud, le colonne di autoveicoli non hanno segnato invece nuovi record durante il lungo fine settimana festivo. La Pasqua precoce e nevosa ha frenato quest’anno l’esodo di vacanzieri verso sud: in totale fra giovedì e sabato nella galleria del San Gottardo sono transitati in direzione di Airolo 41’000 veicoli, il 4% in meno dell’anno scorso, ha indicato Thomas Rohrbach, portavoce dell’Ufficio federale delle strade (USTRA).

Molte persone hanno preferito quest’anno recarsi in montagna per praticare gli sport invernali, una scelta testimoniata dal forte traffico registrato verso l’Oberland bernese, ha spiegato Rohrbach.

Pericolo di valanghe

Secondo quanto segnalato dall’lstituto federale per lo studio della neve e delle valanghe (SNV) di Davos, in seguito alle nuove nevicate il pericolo di slavine è “forte” su tutto l’arco alpino, dal Vallese ai Grigioni.

Le zone più a rischio si trovano sopra i 2000 metri di quota. Sciatori ed escursionisti sono invitati alla massima prudenza, in quanto colate di neve di media e grande ampiezza possono staccarsi spontaneamente.

Le lavine hanno travolto nei giorni scorsi 7 persone nelle Alpi svizzere, provocando però soltanto una vittima nella regione di Hasliberg, nell’Oberland bernese. Tre escursionisti sono rimasti feriti.

Aria polare

Le gelide masse d’aria giunte dalle regioni polari hanno fatto inoltre abbassare le temperature sotto lo zero durante il fine settimana di Pasqua. Il record è stato registrato ancora una volta a la Brévine, nel canton Neuchâtel, dove il termometro è sceso a –28,4 gradi.

Va comunque detto che freddo e neve non sono fenomeni eccezionali durante il periodo di Pasqua. Nel 2004, ad esempio, era nevicato fino a 900 metri di altitudine. Inoltre è la prima volta dal 1913 che la Pasqua cade ad una data così anticipata.

swissinfo e agenzie

La data delle feste pasquali viene fissata tenendo conto delle fasi lunari: la Pasqua viene celebrata la domenica seguente il primo plenilunio (fase di luna piena) dopo l’equinozio di primavera.

Le festività si situano così tra il 22 marzo e il 25 aprile. È dal 1913 che la Pasqua non ricorre così presto come quest’anno. Solo nel 2160 questa festa verrà nuovamente celebrata un 23 marzo.

Domenica prossima, 30 marzo, in Svizzera e nella maggior parte dei paesi europei entra nuovamente in vigore l’orario estivo. Nella notte fra
sabato e domenica le lancette andranno spostate avanti di un’ora, dalle 02.00 alle 03.00. L’ora di sonno persa potrà essere recuperata il 26 ottobre, quando si tornerà all’ora solare.

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