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La riscoperta del “piccolo”

Uno scorcio della Lansgemeinde appenzellese: nell'epoca della globalizzazione, le decisioni locali stanno riassumendo importanza Keystone Archive

In un mondo globalizzato, una certa autodeterminazione regionale assume nuova importanza. La Svizzera si prepara ad organizzare una conferenza internazionale sul federalismo.

I centralisti non hanno mai avuto un gran successo in Svizzera, dove il federalismo ha scritto una delle sue pagine più gloriose.

Dal 1848, quando gli allora 25 cantoni formarono l’attuale Stato federale, le inevitabili tensioni tra le regioni del paese sono state affrontate con successo con i soli strumenti del federalismo: dialogo e compromessi. Mai si è ricorso alle armi. Federalismo come modello di coabitazione pacifica?

Un elisir di lunga vita

La forma di Stato federalista, che accanto alla Berna federale attribuisce competenze decisionali anche ai singoli cantoni ed ai comuni, viene spesso considerata un elisir di lunga vita tipicamente elvetico. Nessuna sorpresa quindi che la Svizzera si impegni anche a livello internazionale per promuovere l’idea di federalismo.

Il prossimo appuntamento sarà la Conferenza internazionale che si svolgerà a San Gallo dal 27 al 30 agosto prossimo.

L’interesse internazionale per la questione è fortemente aumentato negli ultimi anni. Secondo l’esperto di diritto internazionale Daniel Thürer, l’evoluzione è strettamente correlata con la globalizzazione. “A livello mondiale si constatano due movimenti: da una parte, per esempio a proposito dei diritti umani, si va verso un’uniformizzazione che ben promette anche dal punto di vista dell’efficienza. Dall’altra, si capta sempre più il bisogno della gente di mantenere a portata di mano le competenze decisionali. La ricerca di un equilibrio tra queste due tendenze è la sfida principale alla quale è sottoposto il federalismo moderno”.

Piattaforma internazionale

Alla conferenza di San Gallo, la Confederazione ed i Cantoni hanno invitato numerose personalità da tutto il mondo. Tra i presenti vi saranno anche il presidente tedesco Johannes Rau, il primo ministro belga Guy Verhofstadt e quello canadese Jean Chrétien, il cancelliere austriaco Wolfgang Schüssel ed il presidente jugoslavo Vojislav Kostunica.

“Intendiamo offrire a tutte le federazioni del mondo e a tutti gli altri Stati interessati la possibilità di partecipare a questo importante scambio d’opinioni sul federalismo” ha dichiarato a swissinfo l’ex consigliere federale Arnold Koller, che fungerà da alto responsabile della conferenza.

Politica estera, prevenzione dei conflitti e finanze

Le discussioni a San Gallo ruoteranno attorno a tre temi principali. In primo luogo ci si chiederà fino a che punto le singole regioni possano esercitare una politica estera comune affidata ad un’autorità centrale.

Su questo tema, secondo Arnold Koller, anche la Svizzera potrà apprendere qualcosa. “Parecchi cantoni frontalieri collaborano sempre più strettamente con le regioni confinanti. Ciò pone la politica estera dell’intera Confederazione di fronte a nuove sfide. A San Gallo speriamo di approfittare dell’esperienza di Germania, Austria e Belgio, paesi che si sono già confrontati con questo problema” sostiene l’ex consigliere federale.

Secondariamente si parlerà del ruolo che il federalismo può avere come strumento per la soluzione pacifica dei conflitti in una società multiculturale. Ronald L. Watts, ricercatore canadese esperto di federalismo, anch’esso presente a San Gallo nel prossimo agosto, è convinto del ruolo pacificatore di questo modello.

“Il federalismo favorisce la coesistenza armonica di unità e molteplicità all’interno dei singoli Stati” sottolinea Ronald L. Watts. Il ricercatore canadese ritiene che il modello di Stato federalista potrebbe contribuire a smorzare le tensioni in molti conflitti interni che si combattono a tutt’oggi nel mondo.

Infine, a San Gallo ci si concentrerà sull’organizzazione di sistemi di perequazione finanziaria. Come ad esempio accade in Svizzera, lo Stato federale si basa su principi di solidarietà: la ricchezza generata nell’insieme va ridistribuita dalle regioni forti economicamente a quelle meno sviluppate, in modo da permettere anche a queste ultime di mantenere una certa attrattività.

Seconda conferenza

L’appuntamento di San Gallo è il secondo del genere. La prima conferenza internazionale sul federalismo si svolse nell’ottobre del 1999 in Canada.

La conferenza dispone di un budget di cinque milioni di franchi: Confederazione e cantoni verseranno ognuno due milioni e il resto sarà finanziato da partner privati, che, al momento, restano da trovare.

Felix Münger, Ginevra

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