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La Svizzera è il paese turisticamente più attrattivo del mondo

Tra i principali atout turistici della Svizzera, il Cervino nel canton Vallese Keystone

La nuova classifica del Forum economico mondiale vede la Svizzera quale il paese più attrattivo al mondo per lo sviluppo del settore turistico. Austria e Germania si situano rispettivamente al secondo e al terzo posto.

Tradizionali destinazioni di vacanza quali l’Italia, la Francia o la Spagna figurano al contrario lontano dai migliori.

Il “Travel & Tourism Competitiveness Report 2007” pubblicato giovedì dal Forum economico mondiale (WEF), unico nel suo genere, riporta la situazione in 124 paesi in tutto il mondo.

Sulla base di un sondaggio condotto dal WEF e di dati pubblici concernenti tredici parametri (tra cui le risorse naturali, le infrastrutture, la sanità o i prezzi), la Svizzera risulta la migliore della classe: con una nota di 5,66, è la nazione più attrattiva per lo sviluppo del turismo e dell’industria dei viaggi.

Seguono l’Austria (5,54), la Germania (5,48), l’Islanda (5,45) e gli Stati Uniti (5,43). Nei primi dieci figurano pure Hong Kong, Canada, Singapore, Lussemburgo e Gran Bretagna.

«Il nostro studio non vuole essere un “concorso di bellezza”. Al contrario, vogliamo misurare i fattori che determinano l’attrattiva di una nazione per lo sviluppo turistico», indica in una nota Jennifer Blande, economista presso il WEF, secondo cui l’industria del turismo è l’elemento chiave della crescita economica e della creazione di posti di lavoro.

Bene trasporti e sanità, male i prezzi

La Svizzera è un paese estremamente sicuro, dotato di un eccellente sistema sanitario e con regolamentazioni ambientali tra le più rigorose ed efficaci del mondo, scrive il WEF. E in una nazione che possiede alcune tra le più prestigiose scuole alberghiere – prosegue – la qualità delle risorse umane non è seconda a nessuno.

Il rapporto sottolinea poi l’ottima infrastruttura elvetica per i trasporti aerei e terrestri (ferrovia), nonché le risorse naturali e culturali del territorio.

Tutti questi elementi compensano la cattiva competitività elvetica in materia di prezzi. In questa particolare categoria, la Svizzera si piazza al 115. posto.

L’Italia finisce sul 33esimo scalino

La Francia, tradizionale meta turistica, giunge solamente in dodicesima posizione. Peggio ancora fanno la Spagna (15.) e l’Italia (33.), la quale si situa dietro a paesi come gli Emirati Arabi Uniti o l’Estonia.

«Sebbene i paesi industrializzati dominino la classifica, le nazioni povere hanno un alto potenziale per diventare dei motori nel turismo internazionale», osserva Geoffrey Lipman, assistente del segretario generale dell’Organizzazione mondiale del turismo.

Senza sorpresa, in fondo alla lista si trovano alcuni paesi africani, noti nel mondo non tanto per il turismo quanto più per povertà e crisi (Chad, Burundi, Angola, Lesotho).

L’ottica degli investimenti

“Lo studio del WEF – spiega a swissinfo Hansruedi Mueller, professore di Turismo all’Università di Berna che ha letto con attenzione lo studio – non ha analizzato la situazione della Svizzera dal profilo del prodotto turistico, bensì dal profilo degli investimenti nel settore turistico L’angolatura dello studio è pertanto credibile”.

“Se la gastronomia non è stata presa in considerazione – aggiunge l’esperto – è probabilmente perché dal profilo degli investimenti non è così rilevante. La Svizzera resta comunque un paese di turismo e di viaggi di grandissima tradizione”.

“Mi sembra inoltre molto poco credibile – puntualizza infine Hansruedi Müller -la valutazione del personale in Austria e in Germania rispetto alla Svizzera, se si pensa che la Svizzera importa manodopera proprio da questi due paesi”.

swissinfo e agenzie

Il World Economic Forum è stato fondato da Klaus Schwab, con il nome di Management Symposium, a Davos nel 1971.

Da allora si riunisce annualmente nella stazione grigionese. Nel 2002, quattro mesi dopo gli attentati dell’11 settembre, il meeting era stato organizzato eccezionalmente a New York.

L’edizione 2007 ha riunito 2400 partecipanti di 90 paesi. Il motto era “Il nuovo equilibrio del potere”.

1. Svizzera
2. Austria
3. Germania
4. Islanda
5. USA
6. Hong Kong
7. Canada
8. Singapore
9. Lussemburgo
10. Gran Bretagna
12. Francia
15. Spagna
33. Italia

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