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La Svizzera avrà la sua città della scienza

La Città della scienza dovrebbe essere pronta per il 2010. ethz.ch

Il Politecnico federale di Zurigo ha ricevuto 23 milioni per costruire il primo edificio della sua futura “Città della scienza”.

Con il progetto da 400 milioni di franchi l’ateneo vuole far fronte alla concorrenza internazionale.

Una piattaforma di scambio tra scienza, società, industria e politica. È quanto vuole diventare il Politecnico federale di Zurigo (ETH), trasformando una delle sue due sedi zurighesi (lo Hönggerberg, una collina nella parte nord-occidentale della città) in una “Città della scienza”.

Il progetto, che comprende un centro dei congressi, nuovi laboratori, un centro d’accoglienza per i ricercatori, infrastrutture sportive, alloggi, ristoranti e negozi, dovrebbe costare in totale attorno ai 400 milioni di franchi.

“Vogliamo restare uno dei migliori atenei d’Europa e del mondo”, ha dichiarato mercoledì, nel corso di una conferenza stampa, il presidente dell’ETH Olaf Kübler.

Fronteggiare la concorrenza internazionale

“Il paesaggio universitario e scientifico si trova in movimento”, ha ricordato Kübler. “Science City è uno degli strumenti dei quali vogliamo dotarci per rimanere tra le dieci migliori istituzioni universitarie del mondo”.

Il progetto è ancora in fase di elaborazione. Il piano direttore definitivo dovrebbe essere approvato a settembre.

Sullo Hönggerberg – stando alle stime di Gerhard Schmitt, vice-presidente della pianificazione e logistica dell’ETH – il programma architettonico prevede di estendere del 10-15% la superficie attuale del campus.

I lavori non avrebbero dovuto cominciare prima del 2006. Ma una generosa donazione permetterà di anticipare al prossimo anno la posa della prima pietra.

Branco Weiss, un imprenditore e ingegnere chimico di 75 anni, ha deciso di partecipare alla costruzione del futuro laboratorio di scienze dell’informazione con 23 milioni di franchi (la metà dei costi preventivati per le fondamenta, le mura portanti e il tetto).

L’enorme potenziale dell’informazione

L’ETH considera le scienze dell’informazione il motore del XXI secolo, come il vapore lo è stato per il XIX e l’elettricità per il XX, ha sottolineato Olaf Kübler.

“L’informazione è uno dei nostri quattro punti forti, assieme alle scienze della vita, alla gestione del territorio e allo sviluppo sostenibile”.

Il futuro laboratorio comprenderà 450 posti di lavoro e 750 posti per lo studio. La struttura dovrebbe diventare un luogo di scambio interdisciplinare per fisici, biologi, chimici, architetti, informatici e scienziati dell’ambiente. Una parte dello spazio sarà riservato a spin-off e start-up.

250 milioni dai privati

Grazie alla revisione della legge sui politecnici federali, entrata in vigore il 1° gennaio 2004, l’ETH può ricorrere a nuove forme di finanziamento per realizzare il progetto “Science City”.

I costi delle infrastrutture scientifiche, che dovrebbero aggirarsi sui 150 milioni di franchi, andranno a carico delle finanze pubbliche.

Ma la “città” vera e propria (alloggi e infrastrutture per il tempo libero) dovrà essere finanziata con fondi privati esterni. I costi ammontano a 250 milioni di franchi.

Se il calendario dei lavori sarà rispettato, la costruzione della Città della scienza dovrebbe essere terminata nel 2010. Il primo edificio – consacrato alle scienze dell’informazione – potrebbe essere inaugurato nel 2006.

Un progetto simile a Losanna

L’altro politecnico federale, quello di Losanna (EPFL), guarda con interesse al progetto zurighese. “Speriamo che l’ambizioso progetto abbia successo”, dice il portavoce Ncolas Henchoz.

Anche l’EPFL ha del resto in cantiere un progetto simile, “forse meno visionario e più pragmatico”, come spiega Henchoz, che comprende spazi per lo studio e alloggi per studenti e ricercatori.

“La concorrenza internazionale ci costringe a essere competitivi e a offrire le migliori condizioni di lavoro possibili. In questo senso un campus vivo, dove ci sono buone condizioni per lavorare, è un asso nella manica”.

swissinfo, Ariane Gigon Bormann, Zurigo
(traduzione e adattamento: Andrea Tognina)

Data prevista per la conclusione dei lavori: 2010
Costo totale del progetto: 400 milioni di franchi
Infrastrutture scientifiche: 150 milioni
Alloggi e altre infrastrutture: 250 milioni

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