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La Svizzera ha contribuito al successo di Smart-1

Missione compiuta per Smart-1, una delle sonde più all'avanguardia per l'osservazione della Luna Keystone

Domenica mattina, come previsto, la sonda Smart-1, dell'Ente spaziale europeo ESA si è schiantata sul suolo della Luna.

Anche alcune imprese elvetiche hanno contribuito al successo della missione, che oltre a sperimentare tecnologie avanzatissime, ci permetterà di conoscere meglio il nostro satellite.

Domenica mattina un piccolo bagliore ha illuminato la superficie della Luna, quando la sonda Smart-1 si è schiantata sul suolo del pianeta. L’impatto ha messo la parola fine alla prima missione scientifica europea sulla Luna, durata 16 mesi.

Il suo compito è stato quello di sperimentare tecnologie avanzatissime, destinate ad avere un ruolo importante nelle future missioni spaziali. Alcuni strumenti sono stati forniti anche da imprese elvetiche, come Contraves, ETEL, APCO Technologies e l’Istituto Space-X.

Più di 20’000 foto

Space-X ha concepito la microcamera con teleobiettivo, del peso di 500 grammi, che ha fornito le 20’000 immagini della missione.

Ecco cosa ha dichiarato Jean-Luc Josset, direttore dell’Istituto Space-X, intervistato dalla Televisione svizzero romanda: “Sei anni fa ho proposto di fare delle osservazioni specifiche della luna in collaborazione con gli europei e per far ciò bisognava mettere a punto una microcamera inedita”.

“La cartografia precisa della luna permetterà d’identificare alcune zone ai poli della luna che non sono mai stati toccati dai raggi solari, e che potrebbero contenere del ghiaccio. Lo studio di queste zone potrebbe insegnarci molte cose sull’origine della luna e della terra”, ha detto Josset.

La banca dati delle immagini fornite dalla microcamera sarà inoltre determinante per le future missioni, giapponese, indiana o americana, per stabilire con più precisione le zone d’allunaggio.

Un’altra impresa elvetica coinvolta nel progetto era APCO Technologies, con sede a Vevey, scelta per la messa in opera del concetto e della fabbricazione del satellite. Una delle grandi sfide è stata quella di ridurre il peso della struttura al minimo. Un altro compito importante svolto da APCO è stata l’integrazione dei vari strumenti.

La terza impresa svizzera che ha contribuito alla missione è Contraves, conosciuta per le forniture al missile Ariane. Per il progetto Smart1 è stata incaricata di elaborare il sistema d’orientamento del motore.

Un nuovo cratere sulla Luna

Smart-1 ha toccato il suolo lunare a una velocità di 2km/s (7200km/h) nel sito chiamato “lago dell’Eccellenza”, una pianura nella parte meridionale visibile della Luna dove, secondo i calcoli dell’ESA, dovrebbe creare un piccolo cratere di un diametro di 3-10 metri.

La sonda non supera un metro cubo di grandezza ed è pesante 3,6 quintali. Grazie ad essa gli scienziati hanno individuato per la prima volta calcio e magnesio sulla Luna, misurato le differenze di composizione al livello dei picchi centrali dei crateri, delle pianure vulcaniche e dei giganteschi bacini di impatto e cartografato l’insieme della superficie lunare, compresa quella della sua faccia nascosta.

Lanciata il 27 settembre 2003, Smart-1 ha raggiunto l’orbita lunare nel novembre 2004 dopo un singolare percorso a spirale nel quale ha collaudato il suo innovativo motore, che utilizza l’energia prodotta dai pannelli solari per produrre un fascio di particelle cariche (ioni).

Il motore ha funzionato perfettamente, tanto che durante la sua missione Smart-1 è riuscita ad affrontare senza problemi una violenta tempesta solare.

swissinfo e agenzie

L’Ente spaziale europeo ESA è stato creato nel 1975, con la missione di sviluppare un programma spaziale per l’Europa.

Ha sede a Parigi ed impiega più di 1900 persone.

I 17 stati membri dell’ESA sono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

La Svizzera contribuisce ogni anno al budget dell’ESA (più di 4 miliardi di franchi) con 130 milioni di franchi.

APCO Technologies ha messo a punto il concetto e la fabbricazione della struttura di Smart-1.

Contraves si è incaricata del sistema d’orientamento del motore.

ETEL Motion Technology ha fornito i motori destinati all’orientamento del reattore.

L’Istituto per l’esplorazione spaziale (SPACE-X) ha concepito il sistema delle riprese fotografiche, costruito da Microcamera SA.

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