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Lavoratori qualificati: troppo pochi in Svizzera

Secondo Manpower, in Svizzera ci sarebbe troppo poco personale qualificato Keystone

In Svizzera manca la manodopera qualificata? È perlomeno ciò che afferma uno studio internazionale condotto da una società di lavoro temporaneo.

Stando alle cifre, le difficoltà di reclutamento concernerebbero quasi la metà delle imprese svizzere. Di fronte a questa conclusione, un esperto in formazione professionale si dice tuttavia scettico.

Il 48% delle 751 imprese elvetiche interrogate dalla società di lavoro temporaneo Manpower (che ha incluso anche la Svizzera in un’indagine internazionale condotta in 23 paesi) deve confrontarsi a difficoltà di reclutamento. E la situazione si sta deteriorando.

«La mancanza di personale qualificato in Svizzera è superiore alla media internazionale (40%)», ha precisato martedì a Zurigo Charles Bélaz, direttore generale di Manpower Svizzera.

Dati da relativizzare

In Svizzera, le professioni più ricercate sono in primo luogo quelle legate alle attività di produzione, indica lo studio.

La mancanza di manodopera è ugualmente importante nei mestieri di costruzione (come muratori e falegnami), nell’industria alberghiera e della ristorazione. Ricercati anche i ragionieri, gli ingegneri e i giardinieri paesaggisti.

Jean-Daniel Zufferey, del segretariato generale della Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale, avverte tuttavia che «la situazione in Svizzera varia da una regione all’altra» e che i dati di Manpower «vanno relativizzati».

Secondo Zufferey, ci sono professioni (idraulico, macellaio) per le quali non c’è alcuna scarsità di lavoratori qualificati né problemi a livello di disoccupazione. Lo stesso si può dire – prosegue – per il settore informatico, delle telecomunicazioni e della vendita.

«Non sono solamente i giovani non qualificati ad essere senza lavoro», indica a swissinfo.

Maggior successo in Italia e Francia

Con un tasso del 78%, le società messicane sono quelle che incontrano le maggiori difficoltà a impiegare collaboratori qualificati. In cima alle classifiche figurano anche il Canada (66%) e la Germania (53%).

Al contrario, i datori di lavoro italiani (32%) e francesi (30%) hanno maggior successo nella ricerca di questo tipo di personale.

Le difficoltà di reclutamento non riguardano solo i paesi industrializzati, ma anche quelli in via di sviluppo. «In India, per esempio, 40’000 giovani diplomati hanno lasciato il Paese per andare a lavorare negli Stati Uniti», ha sottolineato Bélaz.

Su scala mondiale, le professioni più richieste sono quelle di collaboratori esterni, ingegneri e tecnici di produzione.

Tirocinio «snobbato»

Oltre alla diminuzione del tasso di natalità – osserva l’indagine di Manpower – la mancanza di personale qualificato è pure legata a fattori culturali: in generale, si tende a favorire un’istruzione accademica a scapito del tirocinio.

Per risolvere il problema occorre dunque migliorare l’immagine della formazione professionale. «Gli Stati devono inoltre favorire la migrazione di persone alla ricerca di un impiego e l’integrazione delle donne, degli handicappati e dei lavoratori più anziani nel mondo del lavoro», ha aggiunto Charles Bélaz.

Per Jean-Daniel Zufferey, le previsioni per il futuro non sono tuttavia rosee: «A partire dal 2008, ci attendiamo una diminuzione del numero di giovani che segue un tirocinio».

«Come sarà la situazione sul mercato del lavoro fra 10 anni, al momento non lo sappiamo», conclude Zufferey.

swissinfo e agenzie

Dopo la scuola obbligatoria, i giovani in Svizzera possono proseguire l’istruzione scolastica (liceo, scuole di diploma e poi scuola universitaria) o dedicarsi ad una formazione professionale (tirocinio e scuole di formazione professionale a tempo pieno).

Ogni anno, da 70 a 80 mila giovani sono alla ricerca di un posto di apprendistato in Svizzera; nel 2005, da 3 a 4 mila giovani non hanno trovato una possibilità adeguata di tirocinio.

Nello stesso anno, vi erano oltre 110’000 studenti immatricolati nelle università e nei politecnici svizzeri.

Nelle scuole universitarie professionali erano invece iscritti quasi 50’000 studenti.

Manpower ha interrogato 33’000 imprese, di cui 751 in Svizzera, in 23 paesi di tutto il mondo.
In media, il 40% delle aziende afferma di incontrare difficoltà nella ricerca di personale qualificato.
La percentuale sale al 48% per le imprese in Svizzera.

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