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Le altre votazioni nei cantoni

In dieci cantoni si vota domenica su un totale di 17 temi a carattere locale. Fra i più discussi figura la riforma scolastica nel canton Zurigo.

Riforma della scuola zurighese

Opera del consigliere di Stato Ernst Buschor, che la prossima primavera non si ripresenterà per un nuovo mandato, la nuova legge sulla scuola dell’obbligo zurighese ha suscitato dibattiti anche sul piano nazionale, in relazione in particolare all’introduzione dell’insegnamento precoce dell’inglese.

Un altro punto che a livello cantonale solleva controversie è l’introduzione di un nuovo «ciclo primario», nel quale confluiranno i due anni di scuola dell’infanzia e il primo della scuola elementare.

In questa struttura i bambini dovranno imparare le materie della prima elementare e a dipendenza dei casi potranno passare alla classe successiva dopo due, tre o quattro anni.

Elementi della riforma che invece sembrano fare l’unanimità sono l’introduzione generalizzata dell’orario continuato, il ricorso all’informatica e i programmi di sostegno per le scuole con molti allievi alloglotti.

La riforma scolastica zurighese è appoggiata dai socialisti, dai radicali, dai democristiani, dai Verdi e dai sindacati, mentre l’opposizione arriva dall’UDC, dal partito evangelico e da alcuni comitati di insegnanti.

Corsi d’integrazione

Sempre a Zurigo, si decide pure sul futuro dei corsi d’integrazione per gli immigrati fra i 15 e 20 anni d’età. Introdotti più di 20 anni fa, questi corsi offrono ai giovani stranieri la possibilità di familiarizzarsi durante un anno con la lingua e gli usi locali, in modo da favorire l’inserimento professionale.

Alla votazione si è arrivati in seguito ad un referendum della Lega dei contribuenti (Bund der Steuerzahler, BdS), organizzazione vicina all’UDC, che si oppone al credito cantonale di 6,8 milioni di franchi che servirà a coprire circa la metà dei costi fino al 2005 – mentre le spese rimanenti sono sostenute da Confederazione e comuni.

Riduzione delle tasse a Lucerna

Nel canton Lucerna è in votazione un’iniziativa di un’altra associazione creata da esponenti dell’UDC: l’Associazione per imposte sostenibili (Verein für tragbare Steuern, VTS), la quale chiede una progressiva riduzione della pressione fiscale, in modo da scendere nel 2011 al livello medio degli altri cinque cantoni della Svizzera centrale.

Il governo lucernese sostiene che un’approvazione comporterebbe un calo delle entrate per 500 milioni di franchi, con conseguenze come la chiusura di scuole, la riduzione della manutenzione stradale o il licenziamento di 2000 funzionari. Gli iniziativisti parlano invece di minori entrate per 220 milioni e accusano il governo di disinformazione.

Le altre votazioni

Nel canton Zugo si decide su una partecipazione di 2,3 milioni di franchi al capitale azionario di Swiss. In Gran Consiglio la proposta è stata approvata senza difficoltà, ma l’UDC – partito uscito vincitore dalle recenti elezioni cantonali – ha lanciato il referendum.

I bernesi si esprimeranno su un credito di 5,5 milioni di franchi per la realizzazione di un nuovo raccordo stradale verso l’aeroporto di Belp. La proposta è combattuta da un referendum di un comitato rosso-verde, che giudica la spesa fuori posto, considerata la situazione finanziaria del cantone.

Importante progetto viario del canton Vaud, dove gli elettori dovranno decidere su un contributo cantonale di 305 milioni di franchi per la realizzazione a Losanna del «metro» M2, che dal 2007 dovrebbe collegare la città alla periferia.

I temi in votazione negli altri cantoni comprendono un allentamento della protezione dei locatari nel canton Ginevra, un credito di 12 milioni per la costruzione di un nuovo liceo a Sciaffusa, un aumento degli assegni famgiliari nel canton Svitto, una revisione fiscale a Basilea-Campagna e una nuova ripartizione dei compiti fra cantone e comuni in Argovia.

Elezioni nel canton Turgovia

Gli elettori turgoviesi sono chiamati domenica prossima alle urne per il turno di ballottaggio in vista dell’elezione del successore del consigliere di Stato dimissionario Hermann Lei (PLR). In lizza rimangono il liberale-radicale Kaspar Schläpfer e Silvia Schwyter, dei Verdi.

swissinfo e agenzie

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