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Le porte del CIO rimangono chiuse per Adolf Ogi

Adolf Ogi questa volta non ce l'ha fatta Keystone Archive

L'ex consigliere federale Adolf Ogi non farà parte del Comitato internazionale olimpico (CIO). Ogi ha ottenuto 46 voti a favore e 59 contro durante la 112esima sessione del CIO a Mosca. La candidatura di Ogi era stata proposta dalla commissione esecutiva del CIO. È la prima volta che non viene eletto un candidato proposto da questa commissione. Il risultato giunge a due giorni dal 59esimo compleanno dell'ex magistrato svizzero.

L’ex ministro dello sport è «molto deluso» per la sua non elezione. «È stato lo stesso CIO che mi ha proposto come presidente dell’Associazione olimpica svizzera, credevo quindi di soddisfare tutte le condizioni», ha affermato l’ex consigliere federale sulle onde della radio romanda RSR.

La sovrarappresentazione della Svizzera in seno al CIO ha certamente svolto un ruolo, secondo l’«uomo di Kandersteg», che si è dichiarato sorpreso dell’atteggiamento dei membri svizzeri del CIO. Questi ultimi hanno dato nei suoi riguardi «segnali strani», mettendo «in evidenza che non soddisfacevo le condizioni richieste», ha sottolineato l’ex consigliere federale.

Anche il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) si è detto dispiaciuto. Christian Kurth, portavoce del DDPS, ha indicato che tra il nuovo compito di Ogi come consigliere speciale per lo sport presso le Nazioni Unite e la sua partecipazione al CIO «ci sarebbero state buone sinergie». Inoltre la scelta odierna è ancora più incomprensibile se si pensa all’impegno di Adolf Ogi per l’istituzione CIO come parlamentare prima e come ministro dello sport poi.

Svizzera sovrarappresentata

Delusione anche in seno all’Associazione olimpica svizzera (AOS), che ancora in febbraio riteneva buone le probabilità di successo della sua candidatura, sebbene la Svizzera sia già sovrarappresentata nell’organismo internazionale.

Gli svizzeri in questione sono Joseph Blatter, René Fasel, Gian- Franco Kasper e Denis Oswald – presidenti rispettivamente delle federazioni internazionali di calcio (FIFA), disco su ghiaccio, sci (FIS) e canottaggio – nonché Marc Hodler, ex presidente della FIS.

Il numero degli svizzeri è inferiore solo a quelli dei colleghi canadesi e italiani. Secondo gli statuti un paese non può avere più di due esponenti in seno al CIO. Blatter, Fasel e Kasper sono però presenti d’ufficio nella loro funzione di presidenti di federazioni sportive internazionali. Come rappresentanti veri e propri della Svizzera sono stati eletti Oswald e Hodler.

Già nel 1989 Ogi aveva preso in considerazione la possibilità di diventare membro del CIO. Un’analisi della situazione giuridica aveva dimostrato la compatibilità della carica con quella di consigliere federale. La proposta aveva però sollevato critiche, e Ogi aveva fatto marcia indietro.

Attivo nell’ambiente sportivo dagli anni ’60

Adolf Ogi aveva lasciato alla fine dell’anno scorso il Consiglio federale dopo 13 anni passati in governo, dapprima al dipartimento dei trasporti e dell’energia, poi a quello della difesa e dello sport.

Nell’ambiente sportivo è attivo sin dai primi anni ’60. È stato in particolare direttore della Federazione svizzera di sci dal 1969 al 1981 ed è stato uno degli artefici del trionfo elvetico alle olimpiadi di Sapporo nel 1972, quando gli atleti rossocrociati portarono a casa dieci medaglie.

Come presidente del comitato Sion 2006, Adolf Ogi ha già dovuto ingoiare un boccone amaro lo scorso anno a Seoul, quando l’organizzazione delle olimpiadi invernali è stata assegnata alla città di Torino. Nella sua riconversione post-governativa l’ex consigliere federale è diventato «incaricato speciale dell’ONU per lo sport, lo sviluppo e la pace» dal febbraio scorso.

Nella sua nuova funzione il bernese ha il compito di favorire la comprensione e il sostegno degli ideali dell’ONU nel mondo dello sport. Nominato dal segretario generale Kofi Annan, Ogi cura i contatti con i dirigenti delle organizzazioni sportive e altre personalità di spicco nell’ambiente delle competizioni. Rappresenta anche Annan durante manifestazioni sportive e nel contatto con i media. Ogi collabora inoltre con le varie organizzazioni dell’ONU che si occupano di programmi di sviluppo o in favore della pace.

swissinfo e agenzie

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