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Le presidenziali francesi viste dalla stampa svizzera

Ampio spazio sui quotidiani svizzeri ai risultati delle presidenziali francesi swissinfo.ch

Il voto plebiscitario al presidente francese Chirac ed il rifiuto dell'estrema destra di Le Pen negli articoli e commenti dei quotidiani elvetici.

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 maggio 2002 minuti

Anche la stampa elvetica commenta ampiamente le elezioni presidenziali francesi, sottolineando in particolare che il plebiscito contro l'estrema destra è una vittoria temporanea da confermare alle legislative di giugno.

La "diga repubblicana"

Jean-Marie Le Pen schiacciato, la "diga repubblicana" ha funzionato scrive Le Temps. Ma che farà della sua vittoria Jacques Chirac? Se grande è il sollievo per il fatto che la Francia si sia rimessa in carreggiata, non bisogna, secondo Eric Hoesli, cedere alla tentazione di considerare il 21 aprile semplicemente come un "incidente". Nella battaglia per le legislative, già cominciata, il neoeletto presidente ha il dovere storico, sottolinea l'editorialista, di ascoltare quella grande parte di elettorato di sinistra che lo ha eletto solo per fermare l'estrema destra.

Sul plebiscito anti-Le Pen il 24 heuers si esprime in questi termini: Se è stata messa la museruola alla bestia (e si riferisce al partito di Le Pen) "sarebbe un errore credere che sia definitivamente a terra, agonizzante". Solo alle legislative la Francia può dimostrare di essersi sbarazzata di un "tumore che non è cresciuto per caso", sottolinea il 24 heures.

Per l'agefi, è grazie alla"spettacolare partecipazione al voto" che possiamo tirare un sospiro di sollievo, provvisorio. "Innanzitutto Chirac non può permettersi di capitalizzare su questo curioso plebiscito" sottolinea il quotidiano finanziario. Ma soprattutto, la Francia deve uscire da un modello di "coabitazione politica" che ha ormai fatto il suo tempo: "E venuto il momento di gettare le basi della VI Repubblica, poco importa se di tipo presidenziale o parlamentare, basta che si smetta di mescolare i due generi".

Lezione a Le Pen

Per "il salvataggio della Repubblica" come titola il suo editoriale la Neue Zürcher Zeitung, una sola votazione non basta. I politici dei partiti tradizionali devono sviluppare nuove strategie per bloccare davvero la forza "inquietante" dell'estremismo di destra, che nonostante la sconfitta percentuale di domenica, fa notare la NZZ, vuole continuare a giocare il ruolo del "guastafeste".

Il Blick dedica solo un trafiletto in prima pagina, che rimanda alla seconda, a quello che titola "Chiara lezione per Le Pen", sottolineando come la "Francia tiri un respiro di sollievo" con la rielezione del presidente Chirac e la bocciatura dell'estremista di destra Le Pen.

"Il trionfo di Chirac tiene solo per una notte" titola il Bund. Nel commento, firmato dal corrispondente da Parigi Rudolf Balmer, viene sottolineato come il rieletto presidente francese "che avrà presto 70 anni è stato lavato con tutte le acque". Il commentatore del quotidiano della capitale federale sottolinea poi come il voto plebiscitario per Chirac non sia stato dato dai francesi "per il suo programma ma solo per fermare Le Pen".

Veto contro la destabilizzazione

L'eliminazione di Le Pen viene titolata su quattro colonne in prima pagina dalla Basler Zeitung che sottolinea come il "ballottaggio si è trasformato in un plebiscito contro l'estremista di detra Jean-Marie Le Pen". Il quotidiano basilese aggiunge poi che "il risultato del voto è un chiaro veto contro "i tentativi di destabilizzazione dei principî democratici della Repubblica francese ed i suoi valori umanistici".

Concludiamo con una panoramica dei tre quotidiani dei tre quotidiani della Svizzera Italiana che dedicano, anch'essi, rilievo al risultato plebiscitario del ballottaggio delle presidenziali in Francia. Per Chirac un trionfo «trompe l'oeil» titola l'analisi del voto proposta dal Giornale del Popolo a firma di Emanuel Lefranc il quale sottolinea il "paradosso che non sfugge a nessuno: nel primo turno Chirac aveva ottenuto il peggior risultato mai raccolto da un Presidente uscente. Ora, invece, per uno straordinario 'clin d'oeil' della storia, di fronte ad un candidato dell'estrema destra, si posiziona in testa alla classifica».

Jackpot a Chirac

Titolo d'apertura su quattro colonne anche per la Regione.Nel commento, firmato da Anna Maria Merlo e dal titolo "Una scelta inequivocabile", si sottolinea come "adesso Chirac dovrà trovare il giusto equilibrio per rispondere al messaggio dei francesi e sarà obbligato a tener conto del fatto che è stato eletto anche con molti voti di elettori di sinistra".

Infine, Osvaldo Migotto firma il fondo sul Corriere del Ticino intitolato "La grande paura ha risvegliato la Francia" nel quale scrive che "è stato Chirac ad incassare il jackpot". Nel commento si precisa come "Chirac ha vinto, ma è ben lungi dall'essere stato promosso dai francesi. Se ha colto il messaggio dovrà rivedere le sue strategie e mostrare di meritare il plebisicito, frutto di un no convinto a Le Pen più che di un sì a Chirac".

swissinfo e agenzie

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