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Le proposte della commissione

La COFF formula una serie di raccomandazioni che vanno dallo sviluppo di una politica d'informazione attiva, fino al promovimento delle naturalizzazioni.

Una maggiore comprensione tra immigrati e indigeni dovrà esserne il risultato.

La commissione invita le autorità federali a sviluppare una politica d’informazione attiva, che veicoli un’immagine della popolazione straniera in Svizzera più vicina alla realtà, mettendo in luce la grande varietà di situazioni in cui vivono le famiglie migranti e i loro contributi sul piano dell’integrazione.

Secondo Jürg Krummenacher, presidente del COFF, interpellato da swissinfo, “in Svizzera non esiste una vera e propria informazione sul problema migratorio. Le autorità dovrebbero far capire alla popolazione l’impatto dei migranti sulla crescita economica, sulla società, sull’evoluzione del sistema di previdenza sociale”.

Aiuti finanziari….

La commissione raccomanda alla ricerca di prestare in futuro maggiore attenzione al ruolo svolto dalle famiglie nel quadro del processo migratorio; si rallegra degli aiuti finanziari per la promozione ed il sostegno di progetti d’integrazione concessi dal Consiglio federale nel 2001.

Auspica tuttavia che gli aiuti finanziari vengano destinati anche al sostegno di attività già promosse da organizzazioni di migranti e che in futuro i progetti d’integrazione siano maggiormente puntati ad attivare le risorse insite nelle stesse famiglie migranti.

….e giuridici

La COFF è dell’avviso che una delle premesse indispensabili ai fini di una buona integrazione sia la presenza di adeguati strumenti di garanzia e tutela giuridica.

Nel quadro dell’elaborazione della nuova legge sugli stranieri, sostiene un migliore disciplinamento della questione del ricongiungimento familiare e una maggiore protezione giuridica nelle vicissitudini della vita.

Saluta inoltre l’intenzione del Consiglio federale di facilitare la naturalizzazione dei giovani stranieri cresciuti in Svizzera e di concedere per legge alla nascita la cittadinanza svizzera ai bambini della terza generazione.

Salute e lavoro

La commissione è del parere che le prestazioni dei servizi pubblici del settore sanitario, sociale e della formazione vadano sottoposte ad un esame per valutare se tengono sufficientemente conto degli specifici bisogni dei migranti, nelle diverse fasi di vita.

Il presidente del COFF, Jürg Krummenacher, ribadisce a swissinfo che “le chances scolastiche dei migranti non sono le stesse di quelle degli svizzeri”.

Secondo la commissione è necessario incoraggiare la promozione di competenze transculturali presso gli operatori dei servizi pubblici, in particolare presso i docenti, gli psicologi scolastici e gli orientatori professionali.

La COFF riconferma le sue proposte per riformare la compensazione degli oneri e delle prestazioni familiari. Tutte le misure tese a prevenire la povertà, migliorare le condizioni di vita e conciliare meglio famiglia e lavoro sono di cruciale importanza anche per l’integrazione delle famiglie migranti.

Questo potenziale va in futuro sfruttato e incrementato in modo sistematico e mirato, nell’interesse dei migranti, ma anche, e non da ultimo, in quello della società che li accoglie.

swissinfo

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